Il pilota di Spilimbergo lotta per il successo al Lazio, prima di essere beffato da una sorte che lo ha penalizzato pesantemente, costringendolo a rincorrere.
Rubano (PD), 08 Novembre 2022 – Accarezzare la vittoria e vedersela scivolare tra le dita, per un colpo gobbo della dea bendata, non è mai facile da digerire ma quando dimostrato da Marco Zavagno, nella recente finale nazionale ACI Sport Rally Cup Italia, conferma tutto il suo valore.
Il pilota di Spilimbergo, a bordo della Mitsubishi Lancer Evo VII di gruppo N con Adriano Gioelli al suo fianco, apriva il Rally del Lazio con lo scratch in classe N4, sulla prima “Terelle” al Venerdì pomeriggio, portandosi al comando della provvisoria ma con un margine risicato.
Era la ripetizione della stessa speciale a rivelarsi fatale per il portacolori di Club 91 Squadra Corse, incappato in un guasto tecnico che, nella fase in notturna, lo lasciava quasi al buio.
“Siamo partiti molto bene” – racconta Zavagno – “e ci siamo portati al comando contro Mattonen, idolo di casa, mentre gli altri avversari erano già lontani, restringendo la lotta per il titolo soltanto a noi due. Sulla terza speciale, sotto una pioggia incessante, quando sono andato per accendere la fanaleria supplementare è saltato un fusibile. Ci siamo trovati a percorrere quattordici chilometri con i fari anabbaglianti. Non si vedeva una mazza. Come se non bastasse questo abbiamo anche accusato la rottura del semiasse posteriore sinistro.”
Presentatosi al controllo stop con oltre cinquanta secondi di ritardo dal diretto antagonista l’unica punta del sodalizio con base a Rubano perdeva il comando della N4, in forte ritardo.
La seconda tappa, quella di Sabato, vedeva il friulano uscire dal riordino notturno con quasi un minuto di passivo da “Mattonen”, obbligato anche a gestire il rientro di chi aveva alle sue spalle.
Un fondo resto particolarmente insidioso dalle condizioni meteo metteva in difficoltà Zavagno, sorpassato da Bonifacino dopo il primo giro sulle due speciali previste per la seconda giornata.
Deciso a non mollare il pilota della scuderia patavina piazzava un secondo parziale sull’ultima “Viticuso”, avvicinandosi a poco più di due secondi da Bonifacino, in un finale da cardiopalma.
Un colpo di reni determinante sull’ultimo crono in programma, migliore tempo in prova, consentiva a Zavagno di piazzare la spallata decisiva, riconquistando la seconda piazza in N4.
“La seconda giornata è stata molto impegnativa” – aggiunge Zavagno – “perchè il meteo ha reso la vita davvero dura. Sporco, viscido e tanti ritardi in partenza, causati da numerosi ritiri per uscite di strada. Non era facile mantenere alto il livello di concentrazione e, dopo aver perso la seconda posizione ad inizio della seconda giornata, siamo riusciti a recuperare, giocandoci il tutto per tutto sugli ultimi dodici chilometri. Abbiamo rischiato ma volevamo prendere Bonifacino, a tutti i costi. Siamo così riusciti a terminare secondi di classe nella finale nazionale che ha portato in gara tutte le migliori N4 d’Italia. Secondi dietro a Mattonen, idolo di casa al quale vanno i miei complimenti, ma, senza i problemi avuti al Venerdì, credo che non sarebbe stata così facile per lui. Siamo comunque molto soddisfatti di come si è conclusa la nostra stagione, vincendo la CRZ di zona ed arrivando secondi nella finale nazionale. Grazie a tutti i nostri partners, a Club 91 Squadra Corse ed a chi ci ha sostenuto in questo 2022.”