In coppia con Bordin sulla Porsche 911 RSR come lo scorso anno si aggiudica meritatamente la gara; podio completato da Iccolti e Ferrarelli su Porsche 911 e Costenaro e Marchi sulla Lancia Stratos.
Otto prove vinte su dieci disputate: con questo ruolino di marcia Dino Tolfo ed Alberto Bordin su Porsche 911 RSR coi colori del Team Bassano si aggiudicano la nona edizione del Rally Storico Città di Bassano, bissando il successo dello scorso anno ottenuto al rientro in gara dopo uno stop di 25 anni. Le due restanti prove, la prima e l’ultima, sono state appannaggio di Agostino Iccolti e Giuseppe Ferrarelli anch’essi su Porsche 911 RSR che per un terzo di gara hanno tallonato da vicino i futuri vincitori ma hanno pagato molto nei due passaggi sulla “Valstagna” ma nonostante ciò hanno mantenuto salda la seconda piazza precedendo la Lancia Stratos di Giorgio Costenaro e Sergio Marchi. Il duo siciliano formato da Pietro Tirone e Salvatore Salomone svetta nel 3° Raggruppamento con la Porsche 911 SC grazie alla quarta prestazione assoluta e la quinta premia la 911 Carrera di Michieli e Moz. Notevole la gara di Zanetti e Sgorbati, sesti assoluti e primi tra le “duemila”. Il 4° Raggruppamento va alla Porsche 911 SC dell’austriaco Raimund Valenta in coppia col tedesco Ulrich Windt mentre la classifica del 1°, quello delle vetture più datate, premia la BMW 2002 Ti di Mario e Diego Pieropan. Successo nella classifica femminile per l’Autobianchi A112 Abarth di Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti che si aggiudicano anche la classe D0 la più numerosa della gara. Pasutti e Campeis sono i migliori tra gli iscritti alla Mitropa Historic Cup. Vittoria annunciata per il Team Bassano tra le Scuderie. Si sono classificati trenta dei quarantanove equipaggi partiti.
La cronaca. Dopo il prologo serale, la gara riparte in perfetto orario per quarantacinque equipaggi: ai due ritiri in prova si aggiungono quelli dell’Opel Manta Gt/e di Manzelli a causa della rottura dello spingidisco frizione e della Porsche 911 RSR di Giampaolo Basso appiedato da un inconveniente di natura elettrica già nel corso della breve “Marostica”.
E’ la “Valstagna”, prova storica da tutti conosciuta come l’Università dei rallysti ad aprire la giornata: Tolfo e Bordin su Porsche 911 RSR stampano il miglior tempo staccando di 4.7 l’analoga vettura di Iccolti e Ferrarelli che ora inseguono a 3.8. Costenaro e Marchi su Lancia Stratos accusano 16.7 e alle loro spalle, con distacchi più consistenti le 911 di Zanon – Crivellaro e Michieli – Moz. Inizia la fuga di Zanetti e Sgorbati con l’Opel Kadett Gt/e e anche Simontacchi e Ballini si mettono in evidenza con la Renault 5 GT Turbo, chiudendo la provvisoria top ten. Nella D0 Piatto e Piceno con la Ritmo 60 staccano di quel poco necessario a prender il comando l’A112 Abarth di Meggiarin e Gallotti; terzi Mettifogo e Franchin.
Tocca poi alla Stoccareddo, la più breve della tris di prove della giornata, e Tolfo conferma di esser il più veloce precedendo nuovamente Iccolti, anche se solo di sette decimi; il vantaggio sale a 4.5 secondi e aumenta anche quello su Costenaro, di nuovo terzo e ora a 22.7 dalla vetta ma con margine ampio su Zanon, quarto, e Tirone, quinto con la Porsche 911 ora al comando del 3° Raggruppamento.
Il giro si completa con la “Rubbio” che perde un altro dei protagonisti, Zanon, e vede ancora la firma di Tolfo che incrementa di 1.2 su Iccolti il quale non molla. Il ritardo di Costenaro sale a 28.9 mentre Tirone si conferma quarto e al comando di 3° Raggruppamento dove precede un ottimo Zanetti, quinto assoluto. In evidenza la Fiat 124 Abarth di Jacopo Rocchetto e Matteo Valerio, sesto crono che li fa entrare nella top ten. Un po’ attardato Paolo Pasutti la cui Porsche 911 RSR non spinge come dovrebbe. Stop anticipato anche per la Fiat Ritmo di Fiorenza Soave e Chantal Galli.
Al riordino dopo la seconda tornata di prove, Tolfo arriva con una ventina di secondi di vantaggio su Iccolti che nella “Valstagna 2” paga un dozzina di secondi che lo allontanano dalla stretta marcatura sul capoclassifica. Sempre terzo Costenaro e dopo il ritiro di Zanon la quarta posizione passa saldamente nella mani di Tirone e Salamone. Retrocede di tre posizioni l’Opel Kadett Gt/e di Zanetti a causa della rottura del filo dell’acceleratore e dopo una riparazione volante paga anche 20” di penalità per ritardo al CO. Si fermano anche Pacher (Golf Gti) Piatto (Fiat Ritmo 60). Mancano all’appello a causa di uscite di strada la Fiat 127 di, Pantanella, la Fiat 124 Abarth di Rocchetto e la Lancia Fulvia di Marcon. Meggiarin al comando della D0 con buon margine su Mettifogo e il rimontante Benetton.
Trentaquattro gli equipaggi che ripartono dal riordino per il terzo giro di prove.
Tolfo porta a sette i successi sulla “Valstagna 3” parziali e allunga su Iccolti ora a 35.3 e Costenaro a 1’06.2. In questa prova si fermano Vallotto (Opel Ascona) e i fratelli Benetton che si stavano egregiamente comportando dopo tre anni di assenza dalle gare. Ottavo sigillo di Tolfo a Stoccareddo e gara praticamente finita visti i distacchi. Nelle retrovie si segnala solo il ritiro della Renault 5 di Simontacchi e Ballini. Ultima fatica col terzo passaggio sulla “Rubbio” dove Tolfo cede per soli quindici decimi il parziale ad Iccolti e la classifica diventa definitiva.
Ufficio Stampa
Andrea Zanovello