La tappa bresciana, sesta nel calendario tricolore, il 13-14 settembre offrirà ai leader dei campionati la prima occasione di chiudere la corsa al titolo con una gara d’anticipo. Uno sguardo ai possibili scenari per le classifiche dell’Assoluto, Junior, Due Ruote Motrici ed R1. (Largo alle scaramanzie)
Una settimana, poco più, poi le risposte arriveranno. Intanto, l’attesa del 47° Rally 1000 Miglia viene scandita dai soliti discorsi di fine stagione, quando le sfide al vertice si fanno sempre più serrate, mentre i leader provano la fuga verso il titolo e gli inseguitori tentano l’ultimo assalto, per tenere la corsa aperta fino alla fine. Dopo aver nominato i primi Campioni, con il Costruttori 2RM andato a Peugeot e la vittoria del CIR Promozione a Roma da parte di Marco Signor e Daniele Michi, il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco si prepara ora ad assegnare gli altri titoli negli ultimi due round, tra Brescia e Sanremo (ultima tappa a coefficiente 1,5). Dal più prestigioso Assoluto, alla serie giovanile CIAR Junior, quindi Due Ruote Motrici e Due Ruote Motrici Promozione, il Campionato R1, i Costruttori e le Coppe ACI Sport, molte di queste le risposte potrebbero arrivare già nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 settembre. Per l’occasione l’Automobile Club Brescia apparecchia l’abbuffata e prevede numeri a tre cifre, abbondanti, per quanto riguarda l’elenco iscritti.
Crugnola-Ometto possono chiuderla a Brescia? | L’interrogativo principale riguarda chiaramente la lotta per il titolo Assoluto, che passa sempre dalle mani di Andrea Crugnola e Pietro Ometto. Sono ancora lì, al comando della classifica con 84,5 punti collezionati grazie ad un percorso eccezionale fatto di quattro vittorie (Ciocco, Targa Florio, Due Valli e Roma) e uno 0 (in Piemonte). Non da poco il bottino raccolto nelle Power Stage; 9,5 punti in tutto, 8 dei quali arrivati da quattro successi nelle cinque prove corte disputate. L’unica imperfezione è arrivata sui sampietrini del Colosseo, ciò sottolinea la clamorosa impresa compiuta nella Capitale da Francesco Aragno, l’unico fin qui a superare Crugnola nelle “power”. Gli altri due equipaggi ancora in grado di competere per il titolo sono Simone Campedelli e Tania Canton, secondi con 68 punti in 5 risultati, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai con 57 punti in quattro piazzamenti ed un ritiro.
Tra le variabili di questa sfida a tre c’è quella del famoso “scarto”, ovvero, come indicato dal regolamento la classifica finale conterà i migliori 6 risultati sui 7 round, più tutti i punteggi delle power stage. Campedelli-Canton attualmente scarterebbero i 10 punti del Ciocco, mentre sia Crugnola-Ometto che Basso-Granai hanno già uno 0 a referto.
Quindi, alla fine dei conti, Crugnola e Ometto per conquistare il titolo Assoluto già al Rally 1000 Miglia:
– devono vincere la gara, anche senza i punti della Power Stage.
– oppure, chiudere secondi e con la vittoria della Power, ma sperare che Campedelli-Canton escano senza punti dalla prova breve.
– addirittura, a Crugnola-Ometto potrebbe bastare anche un terzo posto, ma solo nel caso in cui gli avversari non riescano a vincere la gara ed escano dalla Power Stage senza punti. Un dettaglio interessante proprio a riguardo indica che quest’anno, a differenza dei leader assoluti, tra i due inseguitori solo Campedelli-Canton hanno racimolato qualcosa nelle “power”, appena 1 punto al Ciocco.
QUI LA CLASSIFICA CIAR SPARCO ASSOLUTO
Junior, tutti contro Doretto-Frigo | Molto simile all’Assoluto, anche la lotta che riguarda il CIAR Junior si potrebbe risolvere già al 1000 Miglia. In questo caso sono Matteo Doretto e Marco Frigo – i leader con 69 punti e 3 vittorie in 4 round – a giocarsi le loro possibilità di conquistare il titolo Junior con una gara d’anticipo:
– obiettivo che il pilota pordenonese potrebbe raggiungere con la vittoria a Brescia, anche senza i punti supplementari della Power Stage.
– A Doretto-Frigo potrebbe bastare anche un secondo posto e 1 punto nella “power” per laurearsi Campioni Junior, anche in caso di bottino pieno degli avversari. Tra questi infatti devono ancora scartare un risultato sia Francesco Dei Ceci e Nicolò Lazzarini, secondi a quota 46.5 punti, che Marco Zanin e Fabio Pizzol, terzi a 40.5.
– Inoltre, nel caso in cui Dei Ceci non riuscisse a fare punti nella SPS1 del 1000 Miglia, Doretto vincerebbe il campionato anche con il terzo posto e almeno un punto nella Power Stage. Tra gli equipaggi di ACI Team Italia possono coltivare ancora una speranza, seppure remota, anche Mattia Ricciu e Marco Corda ora quarti in classifica a 31 punti.
Due Ruote Motrici rimandato… a ottobre | Parleremo soltanto il 19 ottobre – giornata finale del Rallye Sanremo – dei verdetti per il Campionato Italiano Assoluto Due Ruote Motrici. I leader Gianandrea Pisani e Massimo Moriconi (67,5 punti) hanno fatto sapere infatti che salteranno il Rally 1000 Miglia, poiché per questa serie sono previste al massimo 6 partecipazioni, dalle quali verranno sommati i migliori 5 risultati per ciascun equipaggio. Stessa soluzione anche per l’attuale secondo classificato Christopher Lucchesi (61pt), indirizzata chiaramente dal coefficiente maggiorato messo in palio nell’ultimo round in Liguria. Ghiotta occasione dunque per Giorgio Cogni e Simone Brachi (terzi a 58,5pt), che proveranno a centrare la massima posta in palio a Brescia (15 punti) per poter così diminuire a 12 punti il loro potenziale “scarto” dopo Sanremo, e andare a correre il finale da leader.
Tre Suzuki per l’R1 | Meno indirizzata quindi la classifica del Campionato Italiano R1, che vede ancora in lizza tre equipaggi sulle Suzuki Swift Hybrid candidati protagonisti anche al Rally 1000 Miglia. In cima alla classifica c’è il più giovane, Sebastian Dallapiccola con Fabio Andrian volato a quota 49,5 punti grazie alla vittoria pesante di Roma, dove erano assenti i diretti avversari. Secondi a 12,5 punti di margine Roberto Pellé e Luca Franceschini, seguiti a 10 punti di distacco da Giorgio Fichera ed Enzo Colombaro. Le distanze contenute ed il coefficiente 1,5 di Sanremo lasciano aperti diversi scenari, poiché i tre equipaggi si contenderanno anche il trofeo Suzuki, che invece vede proprio Dallapiccola attardato rispetto agli altri. Tutti motivi per i quali c’è da aspettarsi un 1000 Miglia tirato fino in fondo anche e soprattutto per l’R1.