La squadra italiana è stata scelta da Nasser Al-Attiyah e Michèle Mouton per dare supporto al progetto “FIA Women in Motorsport” nella gara della Coppa del Mondo a Pordenone
La pilota neozelandese EMMA GILMOUR e la navigatrice sudafricana SANDRA LABUSCAGNE hanno dimostrato in occasione dalla Italian Baja una grande professionalità e grinta. Alla loro prima esperienza in una gara Baja con Mitsubishi Pajero Ralliart hanno provato tutte le emozioni possibili dimostrando che le donne hanno una grande determinazione e non si arrendono di fronte a nessuna difficoltà.
Protagoniste di un “ribaltone” nel secondo settore selettivo al km.50, senza mai pensare di arrendersi, sono rientrate in assistenza e dopo le dovute riparazioni sono ripartite senza parabrezza affrontando una polvere micidiale ed una serie di sorpassi mozzafiato.
In queste condizioni hanno ottenuto il terzo posto della categoria T2 nella terza e quarta speciale, mentre nell’ultima hanno ottenuto il quinto posto nonostante una foratura risolta con un cambio gomme rapidissimo.
La pilota EMMA GILMOUR, con grande esperienza nei rally, si è dimostrata molto veloce anche nel tout terrain ed è rimasta entusiasta della vettura di Ralliart, che come sempre ha dimostrato grande affidabilità, robustezza e prestazioni eccezionali.
Il team RALLIART aveva deciso di non partecipare a questa 23° edizione della Italian Baja, manifestazione alla quale da sempre ha schierato in gara numerosi veicoli, ma la stima che lega il Team con NASSER AL-ATTIYAH e MICHÈLE MOUTON, sostenitori del progetto “WOMEN IN MOTORSPORT” hanno portato la squadra a Pordenone con 1 vettura.
La decisione di non partecipare numerosi come al solito era avvenuta in quanto, a fronte di alcune note fatte dal Team Manager RENATO RICKLER riferite allo svolgimento della manifestazione, l’organizzazione non solo si era chiusa ad alcun tipo di collaborazione, ma aveva addirittura ritrattato piccole agevolazioni di cui il team godeva grazie all’alto numero di vetture iscritte.
Non aprendo le porte ad una comunicazione costruttiva che poteva portare a valide soluzioni, l’organizzatore ha così perso uno dei migliori team italiani ambito in tutto il mondo, che portava un grande contributo di partecipazione alla gara.
Di fatto la gara di Pordenone, pur rappresentando il principale e più importante avvenimento Cross Country di Italia, è una delle gare più costose del circuito Baja che costringe i Team a pagare anche gli spazi di assistenza che usualmente sono gratuiti nelle altre manifestazioni analoghe.
Queste imposizioni, alcune scelte organizzative ed una promozione solo indirizzata ai piloti stranieri (neanche un comunicato pre gara dedicato al campionato Italiano e l’esplicito non gradimento della nostra scuderia), non giovano allo sviluppo della specialità, che dovrebbe essere l’obiettivo primario dell’organizzatore invece che l’assoluta ostentazione della propria persona e della propria gara.
Ufficio Stampa RTeam