Il pilota siciliano con l’Osella PA 6/90 chiude in seconda posizione ambedue le gare ed insegue il primato del campionato
Erice (TP) 29 Giugno 2014- Come da premesse della vigilia l’Asso di Cerda Totò Riolo non disattende le aspettative e chiude da protagonista in seconda posizione la 7^ Cronoscalata Monte Erice Storica sesto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche svoltasi ad Erice. La gara trapanese ha dato i suoi verdetti in termini di valori in campo e di classifica. Riolo ha preso parte alle due gare dopo aver risolto i problemi al propulsore della sua Osella PA 6/90, grazie ad un attento e preciso lavoro del team. Un guasto meccanico aveva infatti costretto il pilota di Cerda al ritiro nella seconda manches di prove cronometrate, dopo il primato della prima salita.
In Gara Totò Riolo ha chiesto il tutto e per tutto al mezzo, anche se ancora breve sarà l’attesa per l’arrivo della Aspenger, ed ha realizzato il tempo di 3’10,88 in Gara 1 a 3 secondi dal leader di gara e del Campionato DI Fulvio, e 3’13,95 in Gara 2, accorciando a 2 secondi il gap con il pilota abruzzese.
Un risultato utile in prospettiva, ai fini della classifica di Campionato, dove il pilota siciliano occupa stabilmente la seconda posizione. “Un risultato quasi inaspettato dopo i problemi avuti in prova. La seconda parte di stagione – afferma Riolo – sarà indispensabile per recuperare ancora più punti, dato che la nuova vettura ci darà la possibilità di azzerare il gap tecnico di questa prima fase. Ringrazio i tecnici per il grande lavoro svolto in questi giorni, dato che hanno messo a punto la macchina in tempi record dopo la rottura e per avermi consentito di essere regolarmente allo start e lottare per la vittoria. Sono come sempre felice di poter correre davanti al caloroso pubblico di casa”.
Archiviata la gara ericina, Totò Riolo insieme al neonato sodalizio sportivo con la Scuderia Bologna Squadra Corse si prepara alla trasferta piemontese tra le alture della 33^ Cesana Sestriere in programma dall’11 al 13 Luglio.
Foto (Free press) Giuseppe Rizzo