Novembre 24, 2024

Il reporter da rally passa al volante di una Suzuki Swift; per un errore dell’ufficio stampa nel comunicato lo hanno dato fuori tempo massimo. Invece Tondina-Cecchetto salgono sul palco di Piazza del Mercato di Domodossola, festeggiato dalle Valvoline e soprattutto dagli amici di VCO Rally

DOMODOSSOLA (VCO) – “In classifica ci sono anch’io; un po’ in ritardo ma alla fine sono salito anch’io sul palco di arrivo, ed ho raccolto l’applauso della Piazza del Mercato di Domodossola”. Riccardo Tondina, fotografo di valore, per una volta prestato ai rally, ha avuto la soddisfazione di disputare tutta la seconda edizione del Rally Due Laghi.

“Dopo l’ultima prova speciale, nel trasferimento verso la festa finale di Domodossola, sono stato fermato dai carabinieri per una mia irregolarità sanzionata con una piccola multa. Fra controllo documenti e stilare la multa ho perso del tempo ma sono arrivato comunque in tempo per far festa con gli amici che mi attendevano”. La gara di Riccardo Tondina, affiancato da Davide Cecchetto, è stata esemplare. Con la Suzuki Swift di Classe N2 “Per me è la seconda gara della vita, in realtà è la prima, perché sono partito al Rally Tartufo dello scorso anno capottando nella prima prova speciale. Sono un esperto di rally come fotografo, ma come pilota sono un neofita”. Ventinovesimo assoluto dopo l’ultima prova, settimo di classe, lasciandosi dietro cinque altri equipaggi, fra i quali tre di Classe N2, ha perso solo due posizioni per il forzato stop prima dell’arrivo.

“Alla fine il risultato conta poco. Nei ripassaggi sulle prove ho abbassato i tempi, e questo è positivo. È bellissimo vedere le prove speciali, il pubblico, gli amici che fanno il tifo. Un’emozione che non è descrivibile se non sali in macchina con il casco in testa e ti tuffi in prova speciale”. Per Riccardo Tondina il ghiaccio è rotto e l’emozione dell’esordio superata. Le prove speciali resteranno sempre il suo terreno di caccia. Resta da vedere se come reporter, o come pilota.

Ufficio Stampa Rally Due Laghi: Massimo Grosso – Tommaso M. Valinotti

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