Novembre 24, 2024

Successo assoluto e di coppa del pilota lombardo che risulta il più veloce in tre delle otto prove speciali. Sfortunato Chentre, vincitore di altrettante prove, rallentato dalla rottura del parabrezza. Concrete prestazioni per Vellani e Vittalini, successo di categoria per Novaglio, grande gara del giovane Saresera. Ancora sfortuna per Signor; ritiri per Vescovi e Bennati, quest’ultimo quando era decimo assoluto con la piccola Peugeot 106

GENOVA – “Finalmente ce l’ho fatta”. È il pensiero che è passato nella mente di Paolo Porro, affiancato da Anna Tomasi sul palco arrivi nella storica Piazza Caricamento di Genova. Lontano dal successo assoluto dai tempi del Rally di Verona dell’autunno 2013 (che gli consegnò anche il titolo nel Trofeo Rally Asfalto), il pilota della Ford Focus WRC ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per conquistare una vittoria che lo rilancia nella Michelin Rally Cup dopo le delusioni di Brescia e del Salento.

Anche il Rally della Lanterna non è stato facile per il pilota comasco. Infastidito da problemi alla frizione, che l’hanno costretto a spingere a mano sotto il sole sahariano di mezzogiorno i 12,5 quintali della Focus per diverse centinaia di metri prima di arrivare al parco assistenza che divideva in due la giornata di sabato, Porro si è dimostrato un attaccante coraggioso fin dalla prima prova speciale di venerdì sera all’interno del Palasport, nella quale, siglando il secondo tempo assoluto dietro a Elwis Chentre, ha scoperto le carte delle sue ambizioni. Da quel momento il lombardo è stato bravissimo ad approfittare di errori e disavventure del valdostano, siglando il miglior tempo sulla ripetizione della Prova Spettacolo di venerdì sera e risultando entrambe le volte il più veloce nella prova speciale più difficile della gara: la Massimo Canevari.

Chi ha sicuramente da recriminare è Elwis Chentre, nuovamente affiancato da Fulvio Florean, con il quale aveva vinto il Lanterna del 2009. Il valdostano aveva solo il compito di difendere la classifica della Michelin Rally Cup (avendo ottenuto l’en plein al Mille Miglia ed al Salento, non potendo quindi marcare punti), ma soprattutto doveva conquistare la vittoria assoluta nel CIR-WRC che quest’anno ancora gli manca. La prestazione nella prima prova spettacolo del venerdì sera la dice lunga sulla rabbia con la quale il portacolori del New Driver’s Team ha affrontato l’evento. Forse perfino troppa, visto che la ripetizione della speciale nel toboga del Palasport gli costava un cerchio ed il primato nella classifica assoluta a causa di una scodata contro un jersey. Ma con la tenacia dei montanari dell’Alta Valle d’Aosta, Chentre ha attaccato fin dalla prima prova del sabato mattina, siglando nuovamente il miglior tempo e riprendendo lo scettro della classifica. A metterlo definitivamente fuori dai giochi, però, è stata l’apertura del cofano motore nel trasferimento che portava alla seconda prova della giornata, la Massimo Canevari, con conseguente rottura del parabrezza che ha costretto Chentre a guidare per due lunghissime prove (37,900 chilometri cronometrati), oltre ad un altrettanto lunghissimo trasferimento di 50 chilometri con le “ragnatele” del parabrezza rotto davanti agli occhi. Nella seconda parte di gara Chentre ha attaccato per risalire in classifica, ma i due fuggitivi davanti a lui (Porro e Bosca) hanno fatto buona guardia, consentendogli solo di salire sul meritato, ma deludente, terzo gradino del podio che gli vale la seconda piazza nella classifica genovese della Michelin Rally Cup.

Quarto assoluto e terzo della Coppa francese Manuel Sossella, affiancato da Gabriele Falzone, con la Ford Fiesta WRC, ancora in fase di apprendistato con gli pneumatici Michelin e vittima di un problema al freno a mano sulla PS My Way del secondo giro, infortunio che ha costretto il vicentino a percorrere i numerosi tornanti a ritmo ridotto. Ancora una volta ritirato Marco Signor, con Patrick Bernardi al quaderno delle note, sulla cui Focus WRC si sono ripresentati, fin dallo shake-down di venerdì mattina, i problemi tecnici già visti al Salento. Nella classifica assoluta dei primi dieci del rally entrano al quinto posto assoluto il costante Alex Vittalini, con alla sua destra Sara Tavecchio, perfetto in ogni occasione con la Citroën DS3 R3T, Roberto Vellani, settimo assoluto con la Peugeot 207 S2000 del Power Car Team, che trova subito l’intesa con la sua nuova navigatrice Elisa Filippini, ma deve lasciare il quinto posto per un sasso trovato in traiettoria sulla penultima prova speciale, problema che gli costa una foratura e soprattutto lo innervosisce al punto di incappare in una partenza anticipata nella speciale successiva. Un gran peccato, perché l’emiliano stava compiendo una gara maiuscola, volgendo a suo favore l’eterno duello con il corregionale Roberto Vescovi, affiancato da Giancarla Guzzi, uscito di scena nella prima prova speciale di sabato mattina con la Renault Clio R3. Fra i primi dieci anche Luca Roggero ed Erica Riva, in difficoltà venerdì sera nelle tortuose prove del Palasport con l’imponente stazza della loro Mitsubishi Lancer EVO IX curata da Riccardo Miele, poi prontamente in palla sabato, al punto da apprezzare in pieno anche le gare su asfalto, dichiarazione stupefacente per una coppia di “terraioli” convinti. Al decimo posto Manuel Lugano con Alessandro Pozzi, che risolvono i problemi di assetto della prima fase di gara e conquistano un posto nell’olimpo della classifica che vale oro.

Vittalini ottiene il successo nella categoria R3T/R3C della Michelin Rally Cup davanti a Lugano, mentre prima del traguardo si fermano le Clio R3C di Roberto Vescovi, Daniele Marcoccia, che esce di strada durante lo shake down di venerdì, e di Alessandro Marchetti. Grande battaglia nella categoria R2/Racing Start/R1/A5/A6 con la Mini di Nicola Novaglio-Alberto Ferlinghetti, che prende il comando delle operazioni nel secondo passaggio sulla prova Massimo Canevari, quando si ferma la Peugeot 106 del velocissimo Nicola Bennati, affiancato dal fratello Diego, in quel momento decimo assoluto. Una vera beffa per i due veronesi, visto che a fare cilecca è il motore della loro 106 con la pressione dell’olio alle stelle: pochi minuti dopo su quella stessa prova scoppia un temporale che abbassa drasticamente la temperatura ambientale e, molto probabilmente, avrebbe raffreddato il propulsore della piccola francese. Seconda piazza di categoria per Marco Oldani-Pietro D’Agostino con la Peugeot 208 R2B a soli 8”9 da Novaglio. Fermo Graziano Nember, Citroën C2, per noie all’alternatore sulla Massimo Canevari del mattino, mentre era in terza posizione di categoria; stop anche per Lorenzo Grani, che capotta la sua Peugeot 208 subito all’inizio della prima prova di sabato, e Flavio Pozzi, new entry della Coppa Michelin, che si ferma dopo una violenta “spanciata” nella Massimo Canevari, il cui contraccolpo danneggia più le costole del pilota che la fibra della Mini.

Grandissima battaglia nella categoria N2/R1, praticamente riservata alle Suzuki Swift dell’omonimo trofeo che porta al successo la Swift R1 del giovane e febbricitante Gianluca Saresera, affiancato da Andrea Tumaini, nonostante il brivido per un discusso tempo imposto sulla Montebruno del mattino, percorsa in trasferimento a causa della sospensione della speciale per l’uscita di strada di un concorrente che precedeva in gara il bresciano. Immediatamente dietro la Peugeot 106 del ventiduenne Moreno Cambiaghi, affiancato da Laura Cerè, che fatica nelle fasi iniziali a trovare il giusto ritmo, per poi andare in crescendo nella seconda fase di gara. A seguire Marco Cappello-Simone Fabbian, Suzuki Swift R1B, che chiudono un podio racchiuso in appena 3”9 a dimostrazione dell’intensa competitività della categoria in questa gara. Seguono in graduatoria Michele Modugno, prudente sotto il temporale che si abbatte sulla Massimo Canevari pomeridiana; quindi Corrado Peloso, rallentato da dover superare in speciale un lento e distratto concorrente che lo precedeva; ed ancora Nicola Angilletta, reso cauto dall’uscita di strada al Mille Miglia e dal ritiro al Salento, ed infine il giovane Davide Cagni, che prosegue la sua strada di apprendistato nel mondo delle corse.

Al giro di metà stagione la classifica assoluta della Michelin Rally Cup vede ancora solidamente al comando Elwis Chentre davanti a Manuel Sossella che sale dal settimo al secondo posto, scavalcando, grazie ai punti del Lanterna, Vescovi e Vellani. Roberto Vescovi non è eccessivamente danneggiato dallo stop genovese e conserva tre punti di vantaggio su Roberto Vellani, che viene raggiunto in quarta posizione da Paolo Porro, che fa bottino pieno al Lanterna. Buon passo avanti in graduatoria di Alex Vittalini, sesto assoluto.

Fra le WRC Chentre resta al comando grazie ai due centri di Brescia e Lecce, con Sossella e Porro che scavalcano Signor, riaprendo la lotta per il successo di categoria nella seconda parte di campionato. In Super 2000 Vellani consolida il suo primato davanti a Sergio Terrini, con la new entry Luca Roggero che si installa al quarto posto in compagnia di Efrem Bianco e Luca Hoebling. Nessuna variazione in S1600 con Antonio Forato sempre al comando, mentre in R3 il ritiro di Roberto Vescovi non compromette la sua classifica, anche se si avvicina Alex Vittalini, che vede la possibilità di un aggancio nella seconda parte di stagione. Il Lanterna porta Manuel Lugano sul podio di categoria, scavalcando l’assente Gianni Bardin.

Nessuno scossone al vertice del Raggruppamento R2/RST/A5/A6 con gli assenti Luca Fiorenti e Francesco Montagna che mantengono la leadership, ma notevole scalata di classifica per Nicola Novaglio, che passa dal decimo al terzo posto, trainandosi a ruota Marco Oldani, che vola dall’11° al quarto posto. Il passo falso del Lanterna costa caro a Graziano Nember, che, oltre a perdere posizioni in graduatoria, manca il possibile aggancio con Fiorenti e Montagna. Cambio di vertice per il Raggruppamento che ha per protagoniste le Suzuki Swift con l’aggiunta delle Peugeot 106. Ancora una volta sono le “teoricamente” meno performanti R1 a farla da padrone, con Gianluca Saresera che va a prendere il comando della classica sopravanzando Marco Cappello, che non riesce a smuovere la sua classifica rimanendo fermo a quota 50 punti a causa di un ininfluente terzo posto, risultato che gli costa la perdita della leadership anche se per soli tre punti. Al terzo posto sale “l’intruso” Moreno Cambiaghi, unico concorrente con la Peugeot davanti a Corrado Peloso, anche lui con la Swift R1. Solo quinto Michele Modugno, con la migliore delle Swift N2 in classifica.

La classifica della Michelin Rally Cup dopo il Rally della Lanterna (gara 3 al netto degli scarti)

Assoluta: 1. Elwis Chentre, punti 60; 2. Manuel Sossella, 43; 3. Roberto Vescovi, 38; 4. Roberto Vellani e Paolo Porro, 35; 6. Alex Vittalini, 32; 7. Antonio Forato, 30; 8. Marco Signor, 28; 9. Massimo Lombardi, 20; 10. Andrea Liberini, 20; 11. Luca Hoebling, 17.

Raggruppamento WRC: 1. Elwis Chentre, punti 60; 2. Manuel Sossella, 43; 3. Paolo Porro, 35; 4. Marco Signor, 28; .

Raggruppamento S2000, RRC, R5, R4, N4, RGT, A8, K11: 1. Roberto Vellani, 60; 2. Sergio Terrini, 37; 3. Andrea Liberini, punti 30; 4. Efrem Bianco, Luca Hoebling e Luca Roggero 23; 7. Tiziano Panato, Ilario Bondioni, Daniele Terranova, 5.

Raggruppamento S1600, A7: 1. Antonio Forato; punti 60; 2. Massimo Lombardi, 46, 3. Riccardo Rigo, 40; 4. Paolo Comini, 5.

Raggruppamento R3C, R3D, R3T: 1° Roberto Vescovi, punti 60; 2. Alex Vittalini, 53; 3 Manuel Lugano, 40; 4. Gianni Bardin, 32; 5. Alessandro Marchetti e Daniele Marcoccia, 25.

Raggruppamento R2B, R2C, R3T, RS4, RST, A5, RC1Naz, R1T: 1. Luca Fiorenti, punti 53; 2. Francesco Montagna, 45; 3. Nicola Novaglio, 39; 4. Marco Oldani, 29; 5. Graziano Nember, 28; 6. Michele Griso ed Alex Pagnan, 25; 8. Lorenzo Grani, 22; 9. Roberto Rissone, 13; 10. “Chicco”, 12; 11. Cesare Rainer, 11; 12. Nicola Bennati, 10; 13. Arno Pellizzer, Alex Pagnan, Mirko Farea, Lino Lena, Rizziero Zigliani, Flavio Pozzi ed Ermanno Dionisio, 5.

Raggruppamento N2, R1A, R1B, RS2, RS3, N1, R1ANAZ, R1BNAZ: 1. Gianluca Saresera, 53; 2. Marco Cappello, 50; 3. Moreno Cambiaghi, 46; 4. Corrado Peloso, 35; 5. Michele Modugno, 34; 6. Paolo Amorisco, 30; 7. Davide Cagni, 22; 8. Nicola Angilletta, 18; 9. Roberto Mollo, 13.

La Michelin Rally Cup 2015 si svolgerà sulla distanza di sei gare divise in due gironi. Per rendere avvincente il challenge fino all’ultima gara saranno presi in considerazione i due migliori risultati per ogni “tour”. La Michelin Rally Cup è stata lanciata; ora la parola passa al ruggito dei motori.

Rally Tour 1

29 marzo 2015 Rally Mille Miglia

17 maggio 2015 49° Rally del Salento

7 giugno 2015 31° Rally della Lanterna

Rally Tour 2

21 giugno 2015 32° Rally della Marca

29 settembre 2015 35° Rally Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero

18 ottobre 2015 34° Rally Trofeo ACI Como

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