Livigno è sempre stato un territorio off-limits per Ivan il terribile, l’unico trofeo che mancava nella bacheca del campione Valsesiano. Ma cabala e statistiche non hanno intaccato la determinazione del Val Sesiano che con due manche da manuale ha mandato tutti i sui avversari al tappeto, nonostante una foratura che nella seconda manche ha rallentato la sua cavalcata.
Alle sue spalle due esordienti i giovanissimi Alessio e Loris Bormolini, che sul circuito di casa hanno fatto faville, sfoggiando una guida estremamente spettacolare ma redditizia hanno anche provato a fare vacillare la leadership. Spingendo al limite la loro Ford Fiesta R5 che oltre che ai due gradini bassi del podio si porta a casa anche il successo tra le vetture IRC. Mentre tra le IRC 4 è la Mitsu di Matteo Antonazzo ad imporsi davanti alla Subaru di un sorprendente Michele Mazzoni.
Nella WSC Internazionale è Petrella a vincere davanti alle piccoline di Zoppetto e Riva. Mentre nella promotion dedicata alle due ruote motrici è Francesco Monga ad avere la meglio su Cola.
A completare la top five troviamo la Citroen DS3 di Sergio Durante sempre più a suo agio sulla sua vettura, alle sue spalle una conferma della stagione appena trascorsa ovvero il giovanissimo Raffaele Silvestri che ha lasciato la sua vecchia Lancia Delta per una più performante, ma comunque ancora in debito con la concorrenza, ed il ragazzino di Livigno per stare nei cinque ha dovuto metterci del suo.
Gara di apprendistato invece per Aldo Pistono, al via con l’Opel Astra ex Muller. Dopo un avvio timoroso il Bolzanino ha dimostrato con un ultima manche spumeggiante che nelle prossime tappe bisognerà fare i conti anche con lui. Delusione invece per Jonathan Giacon, la sua Punto non ha mai voluto saperne di trasferire tutta la potenza dei suoi propulsori a terra, su un circuito che proprio non gli andava giù. Ma vista la grinta al volante del Padovano c’è da credere che sugli altri tracciati rientrerà nella lotta di vertice.
Contributo fotografico allegato by
Foto Alberto Caldani