Novembre 24, 2024

Il Ford Raptor SVT V8 di Graziano Scandola e Giammarco Fossà è già in viaggio verso il Sud America dove arriverà il 27 dicembre.

Caprino V.se (Vr), 15/12/2016

La carovana è partita, dopo le verifiche tecniche e sportive avvenute nei giorni scorsi a Parigi, l’imponente organizzazione della Dakar 2017 ha provveduto ad imbarcare i mezzi protagonisti del più importante rally raid al mondo dal porto francese di Le Havre con destinazione Buenos Aires.
Tra questi anche naturalmente il Ford Raptor SVT V8 T2 dell’equipaggio veneto composto dal veronese Graziano Scandola e dal vicentino Giammarco Fossà, alla loro prima esperienza in terra Sudamericana (Fossà ha già partecipato ad un’edizione di quella africana).
Per prepararsi al meglio a questa impresa, i portacolori di Daytona Race e Car Racing si sono recati recentemente in Marocco su alcune prove del Merzouga Rally per affinare al meglio la guida sulle dune di sabbia – in questa edizione grande protagonista – e sulla navigazione: “E’ stata un’esperienza fondamentale – inizia a spiegare Graziano Scandola al suo rientro – è stato un tassello importantissimo per la nostra preparazione alla Dakar.”
Non potendo disporre del loro Ford, l’equipaggio ha utilizzato un Toyota Pick-Up semi preparato in versione T2 con caratteristiche simili al loro: “Nel primo giorno ci siamo focalizzati soprattutto sulle tecniche di guida per affrontare le dune, una cosa importantissima, anzi basilare, soprattutto per chi come noi scende in gara con mezzi piuttosto pesanti.”
Il secondo giorno è stato dedicato alla navigazione, un argomento tornato di attualità da questa edizione dopo il giro di vite dato dall’organizzazione ai sistemi di orientamento che i concorrenti potranno avere con se durante la corsa, una decisione presa per riportare la Dakar allo spirito iniziale, dove oltre alle capacità di guida saranno fondamentali le doti di orientamento di un equipaggio.
Ecco a questo proposito le parole di Scandola: “Da quest’anno la navigazione tornerà a farla da padrone alla Dakar. Ce ne siamo subito resi conto io e Giammarco durante questo test: basti pensare che potremo avere a bordo solo il gps dell’organizzazione ed il road book, non saranno permessi smartphone di alcun tipo e nemmeno orologi con gps, sarà tutto molto complicato, anche perché le note saranno molto blande e solo quando si arriverà in prossimità dei way point indicati, il gps si “aprirà” ed inizierà a fornirci indicazioni più dettagliate. La sensazione provata è quella di essere in mare aperto e se non si sta attenti ci sarà il serio rischio di perdersi.

Durante la gara l’equipaggio sarà seguito dall’RTeam, preparatore del Ford Raptor T2 con all’attivo nove partecipazioni alla Dakar e con più di 20 anni di esperienza nelle competizioni rally raid in tutto il mondo. La compagine toscana sarà presente alla Dakar con un camion in gara per l’assistenza veloce composto da Ricky Rickler, David Giovannetti e Leonardo Cini, e da ulteriori 2 veicoli di assistenza in cui saranno presenti i meccanici del team, pronti ad agire velocemente di fronte a qualsiasi tipo di necessità.

Compagni di squadra dell’equipaggio veneto con una vettura gemella, ci saranno Gianluca Tassi, primo italiano diversamente abile partecipante al raid, navigato da Massimiliano Catarsi e Alessandro Brufola Casotto.
I 600 veicoli europei imbarcati suddivisi tra concorrenti, organizzazione e stampa, arriveranno a Zarate nella provincia argentina di Buenos Aires il 27 dicembre, dove poi il team potrà recuperarli e portarli fino in Paraguay, ad Asuncion.
Il 30 e 31 dicembre e l’1 gennaio si terranno le verifiche tecniche e amministrative nel Centro Congressi di Conmebol ad Asuncion e alla Base Aerea Militare di Ñu Guazù Dopodiché, i veicoli e gli equipaggi saranno pronti per la grande cerimonia inaugurale sul podio installato di fronte al Palazzo Lopez e partiranno il giorno successivo per la prima delle 12 tappe previste: 9.000 chilometri da percorrere con molti tracciati inediti, 6 tappe in altitudine in condizioni climatiche estreme e una geografia molto varia.
316 i veicoli partecipanti, di cui 83 auto, ed equipaggi provenienti da ben 59 diverse nazioni.

Ufficio stampa Daytona Race / Scuderia Car Racing

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