Settembre 16, 2024

Buongiorno Enrico, siamo a metà stagione… quali sono le sensazioni che hai vissuto in questi primi mesi dell’anno?
Quando si ha la fortuna di prendere parte alla massima competizione europea a bordo di una vettura come la Lancia 037, le sensazioni che si provano non possono che essere indimenticabili; la prima parte della stagione ci ha regalato emozioni uniche, appuntamenti ricchi di gioie e soddisfazioni.
Come giudichi il tuo cammino europeo fin qui intrapreso?
Positivamente, senza alcun dubbio. Avevo l’obiettivo di confermare quanto di buono fatto nella scorsa edizione; era importante, e difficile allo stesso tempo, essere subito competitivi a bordo di una vettura così impegnativa e performante… i risultati però ci hanno dato ragione. Siamo al giro di boa e, nonostante la formula dei coefficienti, siamo ancora in piena corsa per la vittoria finale.
Credi che i diversi coefficienti assegnati ad ogni appuntamento possa averti penalizzato?
Non solo quello, purtroppo il format del Campionato Europeo di quest’anno prevede una serie di gare ravvicinate che non lasciano il tempo di organizzarsi al meglio per chi, come me, ha impegni di lavoro inderogabili. La mancata partecipazione a trasferte del calibro di Irlanda e Finlandia potrebbero alla fine incidere parecchio sull’esito del campionato; si rischia di essere penalizzati a vantaggio di chi ha l’opportunità di correrle tutte.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
A fine agosto si torna ad indossare la tuta, sarò al via del 19° Rally delle Alpi Orientali e successivamente dell’Elba Storico; avremo il dovere di dare il massimo per ottenere la vittoria in entrambe le gare, solo così potremo pensare di lottare per il titolo.
Raccontaci cosa si prova a correre un europeo da protagonista.
E’ un’esperienza unica che mi accompagna da ormai qualche anno; ho vinto il titolo con la Porsche ed oggi sono in piena corsa con la macchina che ha fatto la storia del rallysmo mondiale.

Lottare su ogni speciale con un campione come Lucky offre spunti importanti e cariche di adrenalina ineguagliabili; il cronometro ci ha dimostrato in più di un’occasione che siamo competitivi e possiamo giocarcela fino al termine.
Un ringraziamento particolare va ai ragazzi della K-sport, che non si risparmiano mai, a Luca Malatesta, a Paola Valmassoi, Maurizio Barone e tutti i miei sponsor.
Impossibile dimenticare la scuderia Winners Rally Team, un grazie particolare per il supporto logistico ed organizzativo che mi dedicano; questo è il nostro europeo, non solo il mio.

Winners Rally Team