Il rally più difficile al mondo, undici giorni di speciali e quasi duemila chilometri cronometrati, vede la vittoria di Palomino, su Yaris, seguito da Martinez, terzo su Fabia.
Roma, 03 Novembre 2022 – Salta il banco in Perù con l’edizione del cinquantennale del Rally Caminos del Inca che ha messo in chiara evidenza l’affidabilità delle vetture di classe N5.
Undici giorni di prove speciali, dal 20 al 31 di Ottobre, con ben milleottocento chilometri cronometrati, su un totale di tremila, hanno visto salire sul gradino più alto del podio assoluto l’idolo di casa Ronmel Palomino Ortiz, al debutto sulla Toyota Yaris N5 ed in coppia con Guillermo Sierra Ovalle, al culmine di un 2022 che lo ha già visto protagonista di rilievo.
Il peruviano era infatti reduce da due vittorie, al Los Chankas ed al Socos alla guida di una Peugeot 208 N5, confermando l’elevato livello di competitività del progetto portato sul campo.
Terzo gradino del podio nella generale per un più che solido Jorge Martinez Merizalde che, affiancato da Julio Echazú Puente su una Skoda Fabia N5, ha ulteriormente valorizzato il bottino di un contingente che vedeva al via sei vetture, con due sole defezioni causate da un singolare fattore ovvero quello di essere sostanzialmente rimaste a secco, ad alta quota.
Un risultato significativo anche per il secondo portacolori locale, abituale protagonista del mondo N5 in Perù ed autore di un tabellino personale che, in questa stagione, lo ha visto secondo assoluto al Los Andes ed al Premio Ciudad de Arequipa, aggiungendo un quinto nella generale, quale peggior risultato dell’annata, siglato nell’ultimo Region Junin.
Numeri importanti anche sul fronte dei parziali con le vetture N5 che si sono dimostrate quasi sempre imbattibili, firmando quasi tutti gli scratch e lasciandone soltanto due alla concorrenza.
Il giusto premio per la determinazione e la caparbietà mostrata sempre da RMC Motorsport.
Un risultato che spinge ulteriormente N5 Italia a rilanciare i propri trofei in chiave 2023.
“Il Caminos del Inca è il rally più duro del mondo” – racconta Alfredo De Dominicis (responsabile N5 Italia) – “e siamo stati estremamente felici di vedere le vetture N5 farla da padrone, dopo undici giorni di gara e quasi duemila chilometri di prove speciali. Di sei vetture quattro sono arrivate al traguardo, una ha vinto ed una ha chiuso terza assoluta. I due ritiri non sono avvenuti per problemi tecnici ma per aver finito il carburante. Credo che questa sia stata una bella prova di forza, capace di dimostrare che il progetto è solido e vincente. I nostri complimenti agli amici di RMC Motorsport, con i quali siamo legati da una forte collaborazione.”