Il cuneese inizia la sua avventura nell’International Rally Cup al Rally del Taro con propositi battaglieri
Bedonia – S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo. Corrado Fontana annuncia di affrontare il Rally del Taro con l’obiettivo di vincerlo per quarta volta e Luca Betti ribatte di essere molto seriamente intenzionato a fare lo stesso: “Puntare in alto sempre e comunque è nel mio dna”, conferma il veterano di mille battaglie che, dopo un anno di pausa, ha scelto l’International Rally Cup per rimettersi in gioco. Non aver mai corso sull’asfalto dell’Appennino parmense non frena le sue ambizioni: “Nel corso delle ricognizioni ho scoperto strade dalle caratteristiche molto diverse rispetto a quelle sulle quali avevo gareggiato finora, ma non penso sia un problema. E non credo neppure che avrò particolari difficoltà a trovare il giusto feeling con la Fiesta World Rally Car che ‘assaggerò’ solo domani allo shakedown. Insomma: devo ammettere che il mio obiettivo sarà quello di sempre: vincere. O almeno provarci”.
Alla vigilia della 22. edizione dell’appuntamento organizzato dalla Scuderia San Michele, il comasco con la Hyundai e il cuneese con la Ford sono comunque gli unici a uscire decisamente allo scoperto. Gli altri annunciati protagonisti della gara che inizierà nel pomeriggio di sabato e si concluderà sul far della sera di domenica preferiscono restare più abbottonati. In attesa che a parlare siano i fatti, Felice Re si astiene da ogni profezia e sia Luca Ambrosoli, sia Alessandro Gino – gli atri due grandi delusi del Rallye Elba – mimetizzano con grande efficacia le rispettive, legittime, ambizioni facendo notare quanto numerosi siano i piloti grado di battersi per un posto sul podio. Composto da 131 equipaggi, un elenco degli iscritti numericamente abbagliante dà ragione ai più cauti: alle tredici World Rally Car, tutte affidate a piloti che, da Tonino Di Cosimo ad Antonio Rusce, da “Ciava” ad Alessandro Battaglin, da William Marti a Giuseppe Freguglia, da Gigi Fontana a Roberto Cresci, hanno dimostrato di saperle maneggiare bene, vanno sommate le DS3 R5 di Rudi Michelini e Ivan Ballinari, la DS3 Regional di Alessandro Re, le Peugeot 207 Super200o di Gabriele Cogni e Andrea Del Punta e la Fiesta Regional di Stefano Mella.
UFFICIO STAMPA 21° RALLY INTERNAZIONALE DEL TARO
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