Novembre 20, 2024

La scuderia di Lamporecchio archivia l’appuntamento del fine settimana conquistando la vittoria di classe Rally4/R2 ed il terzo gradino del podio S1600.

LAMPORECCHIO (PT), 19 NOVEMBRE 2024 – ART Motorsport 2.0 si è congedata dall’asfalto del Rally Città di Scandicci – Colli fiorentini brindando alla vittoria di classe di Fabrizio Russi, tornato al volante della Peugeot 208 R2 schierata dal team Cacciavite Motorsport ed affiancato – per la prima volta – da Leonardo Matteoni. Al primo impegno della stagione sportiva, il portacolori del sodalizio di Lamporecchio è riuscito a concretizzare il miglior risultato in una delle categorie più partecipate, carica di contenuti qualitativi e numerici. Un feeling, quello tra il driver e la vettura schierata da Cacciavite Motorsport, maturato chilometro dopo chilometro in condizioni di elevato contenuto tecnico, con il fondo che è stato condizionato dall’instabilità meteorologica del weekend. Una gara in salita, quella di Russi, attardato nelle prime fasi di gara da una scelta di gomme non congeniale alle condizioni dell’asfalto.

Terzo, sul podio di classe S1600, si è elevato Luca Fagni. Il driver, affiancato da Alessandro Massaro, è tornato ad esprimersi sulla Renault Clio pagando, di fatto, il passaggio da una vettura a trazione integrale ad un esemplare a due ruote motrici, messo a disposizione da Laserprom 015. Le condizioni di viscido proposte dall’appuntamento fiorentino hanno limitato la performance del pilota di Lamporecchio, non precludendogli comunque l’arrivo di un contesto di elevata selettività. Dopo un avvio aggressivo e redditizio nella giornata inaugurale, archiviata con la leadership di classe S1600, Stefano Leporatti si è visto costretto a recriminare alla domenica, lamentando una scelta di gomme non adeguata – costata la perdita del vantaggio acquisito in precedenza – ed il ritardo accumulato sul secondo passaggio di “Poppiano”, a causa di un contatto costato quattro minuti sul chrono. Un gap che ha portato il driver, affiancato da Maurizio Maccioni, ad abbandonare il confronto.

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