Pieno di iscritti per l’edizione 2014 di questo raduno auto storiche/moderne organizzato anche con finalità di promozione turistica e culturale
Si è chiusa col plauso di tutti i partecipanti la seconda edizione di Motori in Valle Elvo, evento non competitivo per auto storiche e moderne (organizzato secondo i regolamenti CSAI) che si è tenuto a Netro, in provincia di Biella, questo fine settimana.
“Siamo molto contenti di questa manifestazione e la vogliamo nuovamente a calendario per l’anno prossimo” ha commentato al termine il sindaco, Tiziana Pasquale. “E poi devo farvi ancora una volta i complimenti, perché la vostra organizzazione è stata davvero impeccabile … l’avevamo già visto l’anno scorso ma ce ne siamo resi conto in particolare questa mattina, quando abbiamo avuto i controlli di chi di dovere. Se non è stato bloccato nulla è perché voi eravate veramente a posto!”.
Il sindaco ha poi voluto ringraziare i partecipanti per aver rispettato tutte le indicazioni che sono state loro date … e poi due persone in particolare: Aldo Garzena “che è stata colui che mi ha a suo tempo convinto ad approvare questo evento” e Ugo Garzena, direttore di Bono Netro Spa, “persona senza il quale molte cose, e non solo l’ultima parte dell’evento, non sarebbero possibili”.
All’edizione 2014 di Motori in Valle Elvo hanno complessivamente preso parte una settantina di autovetture, la maggior parte delle quali storiche e stradali.
Il primo gruppo a prendere il via si è mosso a inizio mattinata lungo il percorso del cosiddetto “giro turistico”: un primo settore da Netro fino al Tracciolino e ritorno e poi la “cavalcata” fino a Croceserra, dove, proprio di fianco al Castello che il secolo scorso fu della famiglia Rubino, ha imboccato la discesa fino a Sala. Giunti alla frazione Bornasco, i partecipanti hanno effettuato una prima sosta con degustazione alla Pasticceria Massera, prima di proseguire alla volta di Mongrando.
Qui giunte le vetture sono state fatte sfilare tutt’attorno al mercatino dell’antiquariato, prima di fermarle in esposizione nell’adiacente via Favre. Perché proprio questa strada? Perché si trova a pochi passi dalla Fucina Morino, cellula dell’Ecomuseo Valle Elvo & Serra dedicata, in chiave artigianale, allo stesso tipo di produzione a suo tempo effettuato, in ambito industriale, nelle ex Officine di Netro. Un suggestivo salto di qualche secolo indietro nel tempo, con tanto di gustoso assaggio di una “miassa” prodotto locale fatto con la farina di mais. A quel punto le vetture sono tornate in strada per tornare a Netro via Ceresane, San Michele e quindi Donato.
Nel frattempo a Netro la scena era tutta per le vetture sportive, che hanno percorso complessivamente tre volte l’anello Netro – Tracciolino già affrontato, a inizio mattinata, dalle vetture del giro turistico.
Fra un giro e l’altro gli equipaggi dello “sportivo” hanno potuto visitare i banchi dei produttori locali presenti nella piazza centrale del paese (proprio davanti al Comune) e consumare una piccola degustazione nel locale Circolo Virtus.
A fine mattinata, mentre le vetture del “giro sportivo” ultimavano il terzo passaggio sul percorso loro assegnato, le vetture del “turistico” hanno raggiunto il cortile delle ex “Officine di Netro”, per una piccola esibizione di un paio di giri.
Dopo la pausa pranzo, al Polivalente di Netro, i due gruppi si sono nuovamente divisi: le “sportive” sono andate a girare sul percorso interno a Bono Netro; le “turistiche” hanno invece raggiunto il Santuario di Graglia, dove gli equipaggi hanno potuto seguire chi un’approfondita visita guidata, chi un concerto di musica sacra all’interno della Basilica.
A fine pomeriggio il ritorno a Netro per la chiusura dell’evento e la consegna di alcuni riconoscimenti. All’equipaggio che ha meglio rispettato le indicazioni di orario e di spostamento è stato attribuito il premio istituito in memoria dello “storico” capoposto del Rally della Lana, il netrese Giampiero Peretti. La figlia Antonella l’ha consegnato al pilota della vettura n° 22, Silvio Ubertino.
Il premio in memoria dell’organizzatore del Lana, “Meme” Gubernati, è stato invece assegnato al simpaticissimo Franco Perazio, presente all’evento alla guida di una Porsche RS 60 Spider. A proposito di Porsche: alla mitica 911 (come l’anno scorso fu per l’autovettura Rubino) era dedicato quest’anno l’evento. Al termine, su insindacabile decisione di una giuria composta di sei appassionati, sono state premiate la Porsche 993 4S di Vania Parolaro e Paolo Ferrari, la Porsche 911 GT3 di Mario Rossi e Monica Sorrentino e, primo premio, la Porsche 911 gruppo 4 del 1964 di Roberto Rimoldi e Massimo Aldrovandi. A loro è stato consegnato un bel cesto di prodotti locali, in linea con la filosofia dell’evento. Ancora da ricordare che il soggiorno di due giorni al Santuario di Graglia è stato attribuito a Davide Chiericozzi e Barbara Locci, in quanto equipaggio proveniente da più lontano.
Alea 2000 Comunicazione e Promozione – Massimo Gioggia