Settembre 20, 2024

La scuderia catanese protagonista in Repubblica Ceca nel gran finale della stagione europea delle cronoscalate grazie al portacolori calabrese, subito tra i migliori della sua classe all’esordio a Sternberk con la Peugeot 106

Catania, 11 ottobre 2016. Per la prima volta nella sua giovane storia la scuderia Cubeda Corse è stata brillante protagonista in una salita internazionale oltre i confini italiani. Domenica scorsa il team catanese diretto da Sebastiano Cubeda ha schierato Giuseppe Aragona nel FIA Hill Climb Masters, il gran finale della stagione europea delle cronoscalate disputato a Sternberk, Repubblica Ceca, con numerosi top-driver provenienti da tutto il continente. Nonostante fosse all’esordio sul tracciato dove annualmente si svolge la salita Ecce Homo, valida per l’Europeo, e per l’occasione ridotto a 3,3 chilometri, il portacolori calabrese della scuderia etnea si è presto esaltato al volante della Peugeot 106 di classe E1-1600 con cambio Fastronik curata in collaborazione con papà Franco e per la parte elettronica dal preparatore calabrese Santino Pettinato.
Aragona ha concluso con il secondo miglior tempo fra le auto della sua categoria e naturalmente ha potuto vivere anche l’atmosfera particolare del Masters voluto dalla federazione internazionale, che prevede anche presentazioni e parate con i piloti suddivisi in “nazionali” con relativa casacca e una Coppa per Nazioni: “E’ stata un’esperienza davvero particolare – racconta il pilota cosentino che ora risiede in Puglia -; sono felice di aver potuto rappresentare l’Italia insieme ad altri dieci piloti in un evento marchiato FIA che è un po’ la grande festa finale delle salite. A livello di competizione ho fatto un’ottima prestazione. Non è stato difficile adattarsi al tracciato, molto bello ed esaltante, sullo stile di quello di Gubbio, e abbiamo un po’ sofferto soltanto per le temperature dell’asfalto, piuttosto freddo e che quindi non ha aiutato l’effettivo warm up, anche per via delle caratteristiche tipiche del pacchetto tecnico che utilizziamo in Italia, dove siamo abituati a salite anche ben più lunghe. Alla fine l’importante è che l’ottimo riscontro cronometrico e il risultato siano arrivati e che ci siamo divertiti sia fuori dall’auto sia nel confrontarsi con così tanti colleghi europei del volante”.

Foto allegate: Foto Giuseppe Carrone

L’Ufficio Stampa Rif. Gianluca Marchese +39 328 007 36 60 – gianluca.mar76@libero.it

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