Novembre 24, 2024

I vincitori hanno preso il comando della gara dalla prima prova speciale senza poi più lasciarlo.

Il resto del podio al locale Bossalini (Citroen C4 WRC) ed a Simone Tempestini (Ford Fiesta R5).

L’evento, pensato anche come volano per l’immagine del territorio,

ha registrato un notevole successo di pubblico ed ampi consensi dai concorrenti.

Cimafava di Carpaneto (Piacenza), 15 marzo 2015

Vittoria assoluta per l’aostano Elwis Chentre, in coppia con Isabella Gualtieri, alla 6^ Ronde delle Miniere, tornata oggi sulla scena nazionale dopo quattro anni di assenza, con l’organizzazione presa in mano per la prima volta dalla locale Scuderia Invicta.

I quattro passaggi sulla Prova Speciale di Veleia, di quindici chilometri, hanno esaltato il pilota di Roisan, alla sua prima uscita con la vettura “dell’ovale blu”, il quale ha preso il comando della classifica già dalla prima “chrono”, per poi cercare costantemente l’allungo davanti ad una concorrenza rivelatasi decisamente qualificata.

Chentre si è aggiudicato tre passaggi sui quattro disponibili, lasciandone uno, l’ultimo, all’acclamatissimo driver locale Elia Bossalini, in coppia con Enrico Bracchi, giunto poi secondo assoluto al volante di una Citroen C4 WRC. Per aggiudicare il resto del podio è stata bagarre, peraltro molto spettacolare. Bossalini, dopo un avvio sofferto per difficoltà con il sistema elettronico di partenza, ha saputo piazzarsi alle spalle di Chentre da metà gara ed al termine del confronto ha saputo tener testa al giovane 22enne trevigiano Simone Tempestini, in coppia con il rumeno Pulpea, su una Ford Fiesta R5, finito poi sopra il gradino più basso del podio con un esaltante rush finale (anche reso difficoltoso dalla pioggia), dopo una prima parte di gara condizionata da un testacoda dovuto a gomme inadeguate.

Una performance di alto livello, quella di Tempestini “junior”, con la quale ha avuto ragione dello scatenato siciliano Alfonso di Benedetto (Peugeot 207 S2000), assecondato per la prima volta dal valtellinese Daniele De Luis. Di Benedetto, pur con una vettura che sente di certo il peso degli anni rispetto alle vetture di più recente generazione, ha saputo concludere comunque con ampio merito una gara assai selettiva.

La Ronde delle Miniere è stata notevolmente spettacolare da vedere e ricca di spunti tecnici, da intenditori. La top five è stata completata dall’altro siciliano Salvatore Riolo, pilota eclettico, che ha debuttato con una Ford Fiesta R5 e con pneumatici da testare sulla vettura. Il finale di gara, l’ultimo passaggio, è stato poi da cardiopalma per i due reggiani Marco Belli (Mitsubishi Lancer Evo X gr. R, dotata per la prima volta di cambio sequenziale), incappato in una foratura finale, ed Ivan Ferrarotti (Renault Clio R3), volato fuori strada e poi rientrato con ampio ritardo, quello che lo ha tolto dalla sesta posizione occupata, facendolo scivolare in retrovia, al sedicesimo posto.

Sesto nella generale ha chiuso papà Tempestini, il gentleman Marco, su una vettura analoga al figlio, settimo (ed anche primo tra le vetture a due ruote motrici) ha finito il reggiano di Carpineti Gianluca Tosi, su una Renault Clio R3, ottavo l’altro locale Andrea Carella (Peugeot 208 R2), e la top ten è stata definita con Pietro Penserini (Renault Clio S1600), reggiano pure lui, e dal giovane toscano Gianandrea Pisani, in coppia con la fidanzata Jasmine Manfredi, su una Renault Twingo R2, che li ha fatti sudare freddo con la rottura di un semiasse a pochi metri dalla fine dell’ultima prova.

La gara, intesa anche come volano per l’immagine del territorio, ha avuto un ottimo successo organizzativo generale, dall’elenco iscritti (80 unità, 76 quelli partiti) al calore del pubblico, già visto  e “sentito” con la cerimonia di partenza di ieri sera nell’affascinante borgo medioevale di Castell’Arquato.

Valida quale prima prova della Lombardia Ronde Cup e del Campionato ERMS (Emilia Romagna, Marche e San Marino), ha poi avuto il valore aggiunto di essere stata insignita dall’Automobile Club d’Italia, quale Test Event Giovani di ACI Team Italia, per far visionare dai tutor incaricati i 10 giovani talenti partiti, aventi un’età compresa tra i 18 e i 23 anni.

Durante la giornata, il servizio sanitario organizzato per la gara ha pure soccorso una persona del pubblico colta da malore durante la terza prova speciale, potendo immediatamente stabilizzare e monitorare le sue condizioni di salute grazie alla prontezza operativa e capacità del personale medico coinvolto. Ciò a confermare l’amalgama creatosi con i luoghi che il rally ha attraversato, evidentemente un collante per il territorio e soprattutto al servizio di tutti.

FOTO : CHENTRE IN AZIONE (Diessephoto)

UFFICIO STAMPA

c/o MGTCOMUNICAZIONE – studio Alessandro Bugelli

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