Dopo unassenza di quasi un lustro, la gara torna con nuovi stimoli, riproponendo un percorso dal nome carico di storia
e dalle caratteristiche tecniche di alto livello, capace di esaltare chi vi correrà.
Saranno ammessi, per motivi logistici, al massimo 120 equipaggi, comprese le vetture storiche.
Chiusura iscrizioni sabato 7 marzo.
SAN GIORGIO PIACENTINO (Piacenza), 20 gennaio 2015
Cè già fermento, nel giro nazionale per il ritorno della 6^ Ronde delle Miniere, in provincia di Piacenza, prevista per il 14 e 15 marzo, con la novità che lorganizzazione sarà tutta nuova, la Scuderia Invicta, in luogo di altra struttura che organizzava in precedenza.
Levento, che sarà anche la prima prova della prestigiosa Lombardia Ronde Cup, ha aperto le iscrizioni dallo scorso 7 gennaio per chiuderle sabato 7 marzo e va a proporsi in uno spazio temporale importante per essere eletto come utile test , prima dellavvio dei Campionati Italiani. La Ronde delle Miniere, infatti, sarà una settimana prima del Ciocco e due prima del 1000 Miglia.
LA PROVA DI VELEIA, UN NOME . . . STORICO
Per lo scenario delledizione del ritorno della gara è stata scelta la Prova Speciale Veleia, 14,900 chilometri dal nome preso in prestito dalla storia, oltre che dal passato sportivo.
Vale la pena di conoscere la parte storica della del nome Veleia, che arriva dallomonima frazione conosciuta in tutta Italia per gli importanti rinvenimenti archeologici di età romana, un vero museo a cielo aperto. Oltre allo sport, quindi, sarà interessante sfruttare la trasferta per la gara per accrescere le conoscenze del territorio dellappennino piacentino e le molte sue bellezze.
La città romana di Veleia si sviluppa alle spalle della colonia di Piacenza (a m.460 s.l.m.), nella valle di un subaffluente del Po, il Chero, in territorio ligure, una volta domata – poco prima della metà del II sec.a.C. – la lunga resistenza delle popolazioni indigene. La presenza di un sepolcreto a cremazione della seconda età del ferro, scavato alla fine del secolo scorso, a nord-est dellabitato romano, consente di ritenerla sorta nellarea dinsediamento di una comunità protostorica. Veleia diviene, attorno alla metà del I sec.a.C.,municipium, capoluogo di un distretto montano esteso dal Taro al Luretta e dal crinale appenninico alla pianura, confinante con i territori di Parma, Piacenza, Libarna, Lucca.
Il nome deriva da quello di una tribù ligure, iVeleiatesoEleates. Testi epigrafici e fonti letterarie ne attestano più antica e frequente la grafia con elle semplice. Ma già probabilmente dal I sec. d.C. la città è designata nella parlata corrente con lappellativo, sopravvissuto nel Medioevo, di Augusta, che distingue talvolta centri romani in territori mai del tutto romanizzati.
Latabula alimentaria traianaè un’iscrizione bronzea rinvenuta nei pressi di Velleia, nel comune piacentino di Lugagnano Val d’Arda, e conservata oggi nel museo archeologico nazionale di Parma. È la più grande iscrizione d’epoca romana, il suo rinvenimento avvenne nel 1747, misura 1,38m di altezza per 2,86 di larghezza.
Passando allo sport, si parla di quasi quindici chilometri di sfida, vicino al massimo consentito dal regolamento delle Ronde, estremamente tecnici oltre che spettacolari, da percorrere quattro volte, in una strada che sarà in grado di produrre un confronto di alto profilo.
Disputata parzialmente in senso inverso nellultima edizione 2011, la prova è totalmente inedita in questa versione.
Si parte appena fuori dallabitato di Gropparello con un tratto veloce e subito arriva una staccatona importante , doveroso avere le gomme in temperatura soprattutto nella prima prova dove i concorrenti nel sottobosco troveranno asfalto umido della notte.
Segue un tratto in leggera salita molto guidato fino al paese di Castellana , poi un falsopiano assai veloce, fino al primo intermedio per poi buttarsi in apnea in una discesa da affrontare con attenzione per la presenza di avvallamenti. Spettacolari i tornanti ed il passaggio molto stretto nel piccolo paese di Magnani, cui segue un tratto in salita che porta allabitato di Velleia.
Appena fuori paese, molto bella é linversione che porta a Rustigazzo. Riprendendo una parte del percorso del rally di Cremona di qualche anno fa, si giunge allabitato di Vicanino con tornanti in discesa che metteranno a dura prova la preparazione atletica dei concorrenti ed i freni delle vetture. Sicuramente qualche appassionato con i capelli grigi si ricorderà questo percorso allepoca del famoso 4 Regioni, quando era ancora sterrato. Lultimo tratto presenta un falsopiano veloce con rapide curve in successione.
Per il pubblico la strada sarà chiusa dalle 7.30 alle 18.00 circa con unapertura di unora dopo la seconda prova. Prima zona per il pubblico è prevista alla partenza di Gropparello, dove si può parcheggiare in paese. La seconda zona si trova al primo intermedio arrivando dal paese di Groppovisdomo (previsto punto ristoro).
Terzo accesso al fondo valle tra i paesi di Magnani e Velleia arrivando da Carpaneto (previsto punto ristoro).
Quarto accesso al secondo intermedio con bella inversione: vi si accede dal paese di San Michele e Prato Barbieri (previsto punto ristoro). Sempre da Carpaneto si può arrivare al centro paese di Rustigazzo con comodo parcheggio. Per chi vuole godersi tutta la gara stando seduto comodamente al ristorante assaporando le varie delizie piacentine è consigliato la trattoria Da Dorino situata appena fuori dal paese di Rustigazzo, nel senso della prova.
Ultimo accesso per il pubblico al centro paese di Vicanino al terzo intermedio: si accede dal paese di Antognano. Sconsigliato, invece, il fine prova, per motivi di sicurezza e viabilità la strada verrà chiusa a circa 2 chilometri al bivio Parco Provinciale provenendo da Lugagnano.
PROGRAMMA DI GARA
Per le varie fasi della gara si è pensato ad una logistica snella, per non creare troppi spostamenti dei mezzi in gara e per non essere troppo invasivi con la viabilità e la vita dei cittadini residenti. La località di Cimafava di Carpaneto sarà il cuore pulsante dellevento, con quartier generale, partenza ed arrivo e sede anche delle verifiche ante-gara, mentre i riordinamenti ed il Parco Assistenza sono previsti a Lugagnano dArda.
Sabato 14 marzo sarà giornata piena di impegni, per i concorrenti. Dalle 08,00 alle 12,00 sono in programma le operazioni di verifica amministrativa e tecnica presso lAgriturismo il Borgo a Cimafava di Carpaneto, dalle 12,30 alle 14,45 è previsto lo Shakedown, il test con le vetture da gara a Lugagnano Val dArda ed a seguire sono previste le ricognizioni del percorso con vetture di serie (ore 15,00-17,00), nel rispetto del Codice della Strada e sotto stretta sorveglianza delle Forze dellOrdine e di Ufficiali di Gara.
Sarà poi la volta della partenza: alle ore 18,00 presso la sede della M&D Costruzioni Meccaniche – Via Meucci, 2. dopodiché avverrà la cerimonia di partenza nel borgo medioevale di Castell’Arquato. Seguirà quindi il riordinamento notturno a Lugagnano dArda e lindomani, domenica 15 marzo, avrà luogo la sfida con il cronometro strutturata, come da regolamento, su quattro passaggi sulla prova di Velleia.
Gli orari di transito (riferiti al passaggio del primo concorrente) sono : 8,30 – 10,50 13,30 15,20. Ogni passaggio sarà intervallato da un riordinamento ed un Parco Assistenza. Larrivo finale sarà alle 16,50, a Cimafava di Carpaneto, con premiazione sul palco di arrivo.
Lultima edizione disputata della gara, nel 2011, vide il successo del romano Fabio Angelucci, in coppia con il siciliano Max Cambria, su una Citreon Xsara WRC (NELLA FOTO ALLEGATA DI DIESSEFOTO), al termine di un confronto effervescente con il piacentino Franco Leoni (Peugeot 306 maxi), finito secondo per soli 63, mentre terzo giunse Davide Vitali, con una Renault Clio S1600, a 106.
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