
Il due volte Campione Italiano Assoluto Rally Sparco Due Ruote Motrici si rilancia ma con tante novità. Dalla Targa Florio salirà su una Lancia Ypsilon Rally4 della Lion Team gommata Michelin, in coppia a Nicola Biagi per i colori della RO Racing per partecipare anche al Trofeo Lancia. Ecco l’intervista completa, dalla stagione passata alle speranze future, passando per il presente, il debutto 2025 al Ciocco, la nuova Ypsilon e la passione che lo anima.
Determinato, cosciente delle proprie capacità e delle proprie possibilità, allo stesso tempo ambizioso ed appassionato; sicuramente veloce e punto di riferimento per tutto il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco Due Ruote Motrici. Dopo essere stato per due anni protagonista indiscusso sulla Peugeot 208 Gianandrea Pisani ci riprova, per andare a caccia di un terzo scudetto sulle “tutto avanti” dopo le vittorie nel 2023 e nel 2024, con rinnovato entusiasmo e non poca determinazione, ma con tante novità in vista di un 2025 dalle grandi aspettative.
Diversi cambi ti aspettano per la prossima stagione…
“Sì. Partiremo dal Ciocco, la nostra gara di casa, con la Peugeot 208, ma poi saremo al via anche del Trofeo Lancia con la Ypsilon Rally4 – spiega il pietrasantino classe 1992 – anche per quest’anno la vettura sarà preparata e gestita da Lion Team e gommata Michelin, ma al mio fianco a dettar le note ci sarà Nicola Biagi. La scuderia che mi supporterà sarà poi la RO Racing, quindi sì…. diverse novità ma sempre con un obbiettivo principale, vincere”.
Anche perché l’anno scorso con la 208 è stato il tuo anno numero… oramai con quella macchina eri un tutt’uno, l’uomo da battere nel Due Ruote Motrici, con ben 10 vittorie.
“Come stagione completa è stato il secondo anno nel Campionato Italiano. Con la 208 Rally4 ad oggi, ho fatto il conto, potrei raggiungere le 100 prove speciali vinte, sicuramente un bel numero. Non mi sento proprio l’uomo da battere, perché anche l’anno scorso tutti sono stati molto veloci. Noi siamo stati bravi a non sbagliare quando contava ed ad essere nel posto giusto al momento giusto. Poi c’è stato l’errore di Roma, che ha influenzato il finale di stagione, e così a Sanremo ho dovuto affrontare una gara completamente diversa da tutte le altre”.
Raccontaci la gara a Sanremo, come l’hai affrontata sapendo che per vincere non potevi sbagliare dopo il ritiro di Roma?
“Sanremo è stata la gara peggiore della mia vita a livello umano. Ho dovuto correre contro il mio istinto, che mi spinge sempre a cercare la prestazione. Ho ricevuto l’ordine di dover semplicemente arrivare al traguardo, e quando poi ho visto che la posizione era consolidata, non ho dovuto forzare la mano e ho portato la gara a termine. È stata una sfida complicata, soprattutto a livello mentale. Non vedo l’ora di ricominciare quest’anno, ripartendo da zero, per poter tornare a spingere al massimo”.
Una delle grandi novità è il ritorno della Lancia nei rally. Come vedi questa opportunità?
“Grandi premi, grandi possibilità, grande visibilità. Non sono l’unico a fare questo passaggio, molti hanno scelto di cambiare vettura. A livello prestazionale, teoricamente dovrebbe esserci uno step in avanti. Si parla di un’auto un po’ diversa, e da quello che ho visto personalmente anche solo il roll bar è differente rispetto alla 208. A livello di carreggiata e proporzioni sembra un mix tra la 208 Rally4 e la Corsa Rally4: sembrano uguali da fuori, ma alla guida non dovrebbero esserlo. Sarà una macchina tutta da scoprire, e non è scontato che chi è andato forte con la 208 vada forte anche con la Ypsilon.”
Quali potrebbero essere gli ostacoli maggiori di questo 2025?
“Sicuramente ci sarà un bel gruppo di piloti veloci, con una lotta ancora più serrata rispetto agli scorsi anni e probabilmente qualcuno farà un passo indietro dalle Rally2 per partecipare al Trofeo Lancia. Sono curioso di vedere chi arriverà dall’estero, perché ho sentito alcuni nomi interessanti e sarà bello confrontarsi con loro. Sarà difficile, perché tutti vorranno fare bene, soprattutto per il premio finale, che rappresenta una grande opportunità, partecipare ad un programma ufficiale Lancia nell’Europeo”.
Parliamo delle gare. Il Rally del Ciocco, per te che sei di Pietrasanta, è la gara di casa.
“Il Ciocco è stata la mia prima gara in versione CRZ nel 2012. Penso di essere alla mia undicesima o dodicesima partecipazione. L’ho fatto in tutte le salse, e probabilmente sono il terzo o quarto pilota con più presenze dopo Andreucci, sicuramente di quelli che fanno il campionato. Quest’anno poi la partenza sarà da Viareggio, vicino a casa mia. Un bel modo per iniziare la stagione, soprattutto per me, da campione italiano uscente”.
Poi sarai direttamente al via delle gare anche con la Ypsilon. Come valuti questo calendario?
“Apprezzo molto il format più lungo e il fatto di correre su più giorni. Ad esempio, il Ciocco spezzato su due giornate più uno per partenza e shake, è interessante, così come le ricognizioni suddivise. Al Sanremo, ad esempio, si arrivava alla fine delle ricognizioni stanchi e non si riusciva a recuperare per la gara il giorno successivo. La scelta di inserire Cassino poi per me è ottima: è la gara di casa del team, un bel modo per onorare chi mi supporta magari strappando un bel risultato”.
Se dovessi fare un recap della tua carriera, a che punto pensi di essere?
“Sono ancora solo agli inizi. Ogni anno ha la sua storia e si riparte per certi versi. Certo mi piacerebbe fare un passo in avanti, non tanto di categoria, ma a livello di campionati, magari confrontandomi anche all’estero, ma voglio rimanere con i piedi per terra. Mi piacerebbe anche salire su una Rally2 e so che molti se lo aspetterebbero, ma è un passo che va fatto coscientemente e senza fretta. Quello che sto facendo è già una grande fortuna e di questo ne sono riconoscete. Se ho conquistato due titoli, è anche grazie a chi ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di correre”.
Il finale della scorsa stagione è stato combattuto. Cosa ti ha insegnato il ritiro di Roma?
“Chi troppo vuole nulla stringe. Questo è quello che mi ha insegnato il Rally di Roma. Non ho ragionato con lucidità come avrei dovuto, e dopo la foratura, quando ero fuori dalla lotta per la vittoria europea, avrei dovuto pensare al Campionato Italiano. Invece, ho cercato di recuperare, quando sarebbe stato meglio mantenere il controllo. L’obiettivo principale deve sempre il campionato: vincere le singole gare fa piacere, ma non è vitale”.
C’è un pilota che per te è sempre stato un punto di riferimento?
“Da bambino ero estasiato nel vedere Giandomenico Basso con la Punto Super2000. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di conoscerlo grazie alla mia carriera, ed ho avuto il piacere di scoprire una persona alla mano e sempre con la battuta pronta. Non si può poi non apprezzare Andrea Crugnola: è maniacale nella preparazione delle gare. Quando ho l’opportunità di correre il Rally di Roma, guardo sempre i suoi camera car per prepararmi e per studiare la gara, incredibile il livello che ha raggiunto”.
Qual è il tuo punto di forza?
“Per questo 2025, l’esperienza. Conosco bene la 208 Rally4 e, anche se quest’anno la userò solo una volta, la categoria resta la stessa. Abbiamo tanti dati sugli pneumatici e questo sarà fondamentale per la lotta con tutti gli altri”.
Un aneddoto della tua carriera rallistica?
“Lo scorso anno al Rally di Sanremo ho avuto l’onore di essere compagno di squadra di Paolo Andreucci. Ho scattato una foto delle nostre tende affiancate, con i nomi, ero entusiasta. Vedere lavorare da vicino un professionista come lui è stato un bagaglio di esperienza enorme, e condividere con lui quei brevi momenti dietro le quinte è stato impagabile”.
Per chiudere, quindi cosa dobbiamo aspettarci da questo Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco Due Ruote Motrici?
“Penso che il livello sulle due ruote motrici sia altissimo, e non perché ci corro io, ma perché in generale tutti ci siamo migliorati gara dopo gara. Anche a livello di tempi sulle prove, che abbiamo avuto modo di ripetere da un anno all’altro, c’è stato un netto miglioramento che ha fatto alzare l’asticella; sono tutti molto veloci. Poi ogni campionato ha una storia a sé: dipende sempre se un pilota riesce a ingranare e a sfruttare al massimo le proprie potenzialità. Credo che in tanti possano ambire alla vittoria; noi ci proveremo. Io devo ringraziare il team Lion e la scuderia RO Racing che mi hanno dato questa possibilità, di lottare per un terzo titolo italiano”.