Gran finale della serie continentale in Ungheria, dove il campione valtellinese sulla Porsche 911 by Pentacar cerca vittoria e titolo: “Tutto in una gara, attaccheremo fino all’ultimo metro”
Bormio (SO), 15 ottobre 2014. Il Mecsek Rallye è l’atto finale della stagione continentale di Lucio Da Zanche e del Campionato Europeo Rally auto storiche. Un’ultima tappa da brividi con il campione valtellinese che il 17 e 18 ottobre in Ungheria si gioca le ultime chance per la conquista del titolo del secondo raggruppamento dopo la superba rimonta sul principale rivale Myrsell completata al Rally dell’Elba un mese fa. Al momento Da Zanche e lo svedese sono appaiati in testa alla classifica, se si considerano i soli risultati validi. Per il bormino, gia due volte campione italiano, sarà dunque necessario attaccare in un rally molto complesso che affronta per la prima volta, sempre in coppia con il fidato navigatore Giulio Oberti, valtellinese pure lui, sempre al volante dell’ammirata Porsche 911 RSR preparata dalla Pentacar di Colico e con la preziosa collaborazione di Sanremo Trading. Il doppio coefficiente punteggio riservato alla competizione magiara potrebbe garantire a Lucio quell’alloro europeo tanto inseguito in questa lunghissima stagione scattata a metà febbraio in Spagna, una sfida del tutto nuova che lo ha portato a calcare per la prima volta numerosi rally, i più difficili per il mondo delle competizioni di auto storiche.
“Semplicemente dobbiamo fare il meglio – dichiara Da Zanche, già in Ungheria -, che poi sarebbe vincere. Abbiamo soltanto questa opzione, quindi dobbiamo per forza attaccare fino all’ultimo metro. Sarà interessante scoprire un’ulteriore nuova gara alla quale ci prepariamo curando ogni minimo dettaglio e non lasciando niente al caso, pur non disponendo di dati pregressi. In questi giorni stiamo vivendo il giusto mix di relax e concentrazione.”
Con partenza e arrivo a Pécs il rally ungherese scatta venerdì 17 ottobre con tre prove speciali pomeridiane, mentre sabato 18 ottobre sarà giornata lunga e impegnativa con ben sei scratch cronometrati e arrivo nel tardo pomeriggio dopo un totale, tra prima e seconda tappa, di 9 speciali e 136,7 chilometri contro il cronometro, mentre la distanza complessiva dell’evento è di 424 chilometri.
L’Ufficio Stampa
Rif. Gianluca Marchese