Novembre 24, 2024

Succede di tutto nella corsa piemontese: gara decisamente tosta e selettiva quella vinta dall’equipaggio del team PA Racing che ha sprintato su Caffoni-Minazzi, leader fino a due prove dalla fine e poi penalizzati da un guasto al motore. Il maltempo ha causato molti ritiri: uscite di strada per Nucita, vincitore della prima prova, Euvrard e Serena; guasti per Romagnoli e Pelgantini (comunque arrivato). Su 106 partiti sono 69 coloro che hanno visto la pedana finale di Baveno.

Baveno (VB)-  Il Rally 2Laghi- Rally dell’Ossola 2024 è stato vinto da Fabrizio Margaroli e Leone Natoli dopo una gara al cardiopalma ricca di colpi di scena ed emozioni dettate dalle condizioni meteo inclementi e strade al limite della praticabilità. Tre diversi vincitori di prova ma alla fine è nuovo il nome nell’albo d’oro della gara con l’equipaggio di Villadossola capace di prevalere su Caffoni-Minazzi per 14” e Baccega-Esposito per 58”60.

Nei tanti colpi di scena accaduti nella corsa organizzata dalla NTT Rally Event e dalla New Turbnomark, due sono quelli che hanno cambiato la leadership della classifica; il primo corrisponde alla penalità di 30” per il “salto” di chicane di Nucita-Costi, vincitori della PS1 (Skoda RS PA Racing) ed il secondo, il guasto al motore della Skoda Rs (Team Balbosca) che ha vistosamente rallentato i leader Davide Caffoni e Massimo Minazzi, capaci di vincere le prove centrali di Aurano e San Fermo. Nelle ultime due, complice il motore che funzionava a soli tre cilindri dell’amico-rivale Caffoni, Margaroli ha spinto sul pedale dell’acceleratore per ritrovare il gusto della vittoria che non assaporava dal Valli Ossolane 2018. Natoli invece, aveva colto il successo assoluto poche settimane fa a Santo Stefano Belbo in coppia proprio insieme a Caffoni, oggi principale avversario.

Non è stato un fine settimana semplice quello dei concorrenti e della direzione gara che hanno dovuto districarsi dalle avverse condizioni meteorologiche con tutte le loro migliori qualità; la pioggia battente è stata il fattore caratterizzante della competizione alla quale ha fatto da sgradita compagna una fitta nebbia che ha reso difficili le condizioni rese già impervie dal cospicuo fogliame che ha tappezzato gli asfalti della provincia del VCO e in particolare attorno a Baveno, cuore pulsante dell’evento.

Dichiarazioni – Margaroli: “Mi mancava la vittoria; ci ero arrivato vicino ma Caffoni è sempre stato un avversario ostico come del resto in questo weekend. Noi siamo stati bravi nel crederci e nel rimanere concentrati: è da un mese che Leone mi carica dicendo di provarci ad ogni metro e alla fine ha avuto ragione!”

I rally sono fatti così: non sempre può andare bene; purtroppo un guasto può succedere e non recriminiamo nulla” dice Caffoni. “Abbiamo stretto i denti per arrivare al traguardo rischiando anche di non riuscirci.” Per l’equipaggio della numero 3 è annotato anche uno start anticipato che è costato 10” di penalità. Terzi il lariano Stefano Baccega ed il domese Diego Esposito su Skoda Evo della MotorTeam: “Ieri abbiamo preso cinquanta secondi sulla Ps1 ed eravamo demoralizzati: oggi abbiamo cambiato ritmo e abbiamo portato a casa un ottimo podio!” ha detto il driver di Albiolo, terzo.

Protagonisti di classe– Incredibile quarto assoluto l’equipaggio di Malesco formato da Gabriel Di Pietro ed Andrea Dresti capace di numeri d’alta scuola per siglare tempi di questo genere con la Peugeot 208 Rally4 della Rally Sport Evolution. Strepitosi per velocità, precisione, capacità e gestione di una gara in cui le trazioni integrali erano decisamente favorite: formidabili! Quinti Mirko Pelgantini e Luca Metaldi (Skoda Fabia Rally2 SMD): il driver di Trontano, secondo un anno fa, ha pagato a caro prezzo un guasto elettrico che gli ha bloccato il tergicristalli proprio nel momento del maggior bisogno: oltre un minuto e mezzo perso e tanto rammarico. Sesti Max Rolando-Gabriele Ciocca (Skoda Evo Balbosca) mentre settimi altri ottimi interpreti della corsa al debutto in Rallty4: Igor Iani e Mauro Grossi hanno mostrato un passo da tricolore visto che probabilmente nel 2025 saranno rivali del compaesano Di Pietro nel 2Ruote Motrici nazionale.

Giù il cappello per gli ottavi assoluti, Stefano Lavarini e Matteo Ceriani, primi di classe N3 e del Produzione con una gara incredibile vissuta a bordo della Renauly Clio Rs Light curata dalla Alien Cars. Ultime due posizioni della top ten occupate da altri due grandi interpreti della Rally4: Massimo Margaroli (fratello del vincitore) con Massimiilano Vairoli e Massimo Fradelizio con Fabio Ciamparini, grandi protagonisti in una classe che davvero aveva piloti di altissimo valore. Undicesimo assoluto è stato il locale Simone Sabatella; con Nancy Suardi alle note e sulla Renault Clio Rally5, il giovanissimo driver piemontese si è aggiudicato la classe ed il memorial Alessandro Borghini quale più giovane driver all’arrivo. Il Memorial Silvio Gria è stato consegnato a Federica Antonioli, più giovane naviga ad aver concluso. Vittorie valtellinesi per le combattute A7 e N2: Emanuele Tognini-Sara Trinca Colonel hanno portato davanti a tutti la loro Clio Williams approfittando della rottura dell’ammortizzatore di Bestetti-Nicastri, leader fino a quel momento. Nella millesei del Produzione è stato Davide Trinca Colonel (fratello di Sara) a primeggiare con la sua Citroen Saxo) insieme a Fabio Treccani.

Il film della corsa – Il Rally ha vissuto l’iniziale scratch di Andrea Nucita, il campione siciliano che si trovava al debutto con la Skoda Rs (PA Racing); con Stefano Costi, Nucita ha però pagato un’iniziale penalità di 30” per un salto di chicane finendo nono assoluto dopo la PS1, prova che è costata il ritiro ad un altro atteso protagonista: Federico Romagnoli, out con Tullio Tonati per un guasto elettrico (Skoda Rally2 Evo della ScaccoMatto). L’annullamento della Ps2 per la mancanza delle minime condizioni di sicurezza (nebbia fittissima per buona parte della prova speciale) ha rimandato i giochi alle prove di oggi, domenica 27 ottobre. Pronti via e Nucita sbatte irreparabilmente il muso della Skoda chiamandosi fuori dalla sfida. Nella stessa prova Mirko Pelgantini e Luca Metaldi, secondi un anno fa, hanno un problema al tergicristallo che costa loro bene oltre il minuto e mezzo. Tortorici-Clerico forano e si ritirano contemporaneamente all’incidente di Serena-Pieri. L’ecatombe di ritiri continua tra pause e riprese fino al definitivo capottamento di Piraglia-Ravandoni (Peugeot R2). Anche la prova di San Fermo non è inclemente: ne fa le spese la Hyundai i20 N dei francesi Euvrard-Chrisment che sbattono e parcheggiano a bordo strada. Molti scelgono di non rischiare e consegnano le rispettive tabelle sperando in una “prossima” migliore. La Ps5 è per Margaroli che “timbra” un ottimo tempo ma la notizia è il problema di Caffoni che “va a tre cilindri” lasciando presagire il finale thrilling. Sull’ultima speciale Margaroli vince ma “Caffo” paga 22” regalando all’amico Margaroli il successo.

Albo d’oro-

2014: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)

2015: Caffoni-Minazzi (Peugeot 207 S2000)

2016: Giudici-Fatichi (Renault Clio S1600)

2017: Tosini-Peroglio (Renault Clio R3C)

2018: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)

2019: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)

2020:        Annullato causa Covid

2021: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)

2022: Caffoni-Minazzi (Skoda Fabia Rally2)

2023: Caffoni-Minazzi (Skoda Fabia Rally2)

2024: Margaroli-Natolli (Skoda Fabia RS Rally2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *