Il pilota di Neive conquista una prestigiosa settima piazza assoluta al Mundialito del Lago d’Orta, affiancato dal navigatore biellese Luca Pieri sulla Škoda Fabia curata da Roger Tuning per i colori di Turismotor’s, risultando praticamente il migliore fra gli equipaggi non locali
BORGOSESIA (VC), 8 ottobre – Sono trascorsi quasi tre mesi dall’ultima volta che Massimo Marasso ha indossato casco e tuta (Rally Lana di fine luglio) e, assolti gli impegni di lavoro più pressanti, l’enologo di Neive si è presentato al via della 30esima edizione del Rally del Rubinetto, con il biellese Luca Pieri sul sedile di destra della Škoda Rally2 evo curata da Roger Tuning.
“La prima nota di cronaca sta nel fatto che alla mia quarta presenza ho disputato un Rubinetto senza la pioggia. Una vera rarità nelle montagne che si specchiano nel Lago d’Orta” anticipa Massimo Marasso che ha concluso la gara in settima posizione assoluta. “Un risultato che mi soddisfa perché in linea con le mie aspettative. Inutile cercare di stare davanti ai locali, molti dei quali hanno disputato decine di edizioni della gara e conoscono le prove come il Mottarone come le loro tasche. Nel complesso davanti a me ci sono solo piloti che vivono nella zona, per i quali il Rubinetto è un totem e sono naturalmente velocissimi perché grandi appassionati di rally”.
Partiti subito di buon passo sulla Mottarone di sabato pomeriggio, l’equipaggio portacolori di Turismotor’s è settimo assoluto nel primo passaggio e ottavo in quello notturno, preparandosi alla grande sfida del giorno successivo. Infatti recuperano la settima piazza già sulla Sovazza (definita nell’albo di gara Gianni Piola) mattutina e mantengono la posizione sulla Prelo. “Nella successiva Monte Tovo sono incappato in una foratura dopo aver roccato un sasso rotolato in strada, inconveniente capitato anche ad altri equipaggi” afferma Marasso che in questa prova è l’unica volta che rimane al limite dei dieci in speciale (in tutte le altre si piazza settimo o ottavo), perdendo una posizione nella classifica assoluta. I 9”3 che lo separano dall’equipaggio che lo precede non preoccupano Marasso che infatti effettua il soprasso già nella Gianni Piola-2, consolidando la posizione nella Prelo-2. “Nel ripassaggio sulla Monte Tovo siamo stati parecchio attenti a dove mettevamo le ruote. Nemmeno buttandoci a capofitto sull’asfalto della speciale saremmo riusciti a raggiungere chi ci precedeva in classifica mentre avevamo un buon margine sul più vicino inseguitore, ma non sufficiente dal garantirci la posizione in caso di nuova foratura”.
Una settima posizione finale per Massimo Marasso-Luca Pieri che conferma il feeling del pilota delle Langhe con la gara del Lago d’Orta nella quale si è sempre espresso nel migliore dei modi chiudendo sempre fra i migliori dieci dell’assoluta. E al Rubinetto non è cosa da poco.