Novembre 25, 2024

Gli azzurri Roberto Daprà e Luca Guglielmetti vincono il titolo europeo riservato alle Rally4, sfiorando con il secondo posto anche l’ERC Junior. “Riportare in Italia un titolo di livello internazionale è una soddisfazione immensa”. Ungheria amara per il Mattia Zanin: trova il ritmo dei migliori ma un errore lo ferma dopo la PS7; rientra il giorno dopo con il Super Rally

È scattata la festa tricolore al Rally Hungary grazie a Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, i nuovi Campioni nel FIA ERC4. L’equipaggio di ACI Team Italia si era lanciato nell’ultimo atto del FIA European Rally Championship, sugli asfalti ungheresi, da capofila della categoria cadetta riservata alle Rally4, con la possibilità di puntare al doppio titolo in virtù del secondo posto anche nel FIA ERC Junior, la serie continentale giovanile. Nonostante il debutto in Ungheria su strade mai viste prima, a differenza degli avversari, il pilota trentino classe 2001 Roberto Daprà ha spinto al massimo la sua Peugeot 208, preparata da Delta Rally e calzata Pirelli, lungo i 180 chilometri divisi in 12 prove speciali, collezionando tre volte il miglior crono. Alla fine Daprà-Guglielmetti hanno chiuso in seconda posizione in entrambe le classifiche di gara alle spalle dei romeni Maior e Francesca Norbert, che per soli 7.1“ si sono aggiudicati il primo posto e il titolo Junior; mentre la seconda posizione ha permesso agli azzurri di  laurearsi Campioni nel FIA ERC4 e di chiudere la stagione da vicecampioni Junior. L’altro principale artefice della volata a tre per i due titoli è stato il norvegese Ola Nore, che però si è fatto indietro sin dalle prime prove del sabato. Sfiorato il sogno del doppio titolo, per Daprà resta una stagione 2023 da incorniciare, impreziosita dalle due vittorie in Portogallo e a Roma sulle 8 gare affrontate nel FIA ERC. Per la coppia della Nazionale si tratta del nuovo titolo FIA dopo l’oro, sempre di categoria Rally 4, conquistato negli utlimi FIA Motorsport Games 2022. Un successo che sottolinea ancora una volta il talento del ventiduenne trentino, che insieme a Mattia Zanin ha fatto parte di questa spedizione di ACI Team Italia nell’Europeo Junior, accompagnati nel gran finale in Ungheria da Giandomenico Basso nel ruolo di tutor inviato dalla Scuola Federale ACI Sport. 

“Per soli 7’’ non abbiamo centrato l’impresa dei due Campionati, ma riportare in Italia un titolo di livello internazionale è una soddisfazione immensa – commenta Daprà – credo che tutti si siano potuti emozionare per questa sfida fino all’ultimo con Maior e Nore. Noi siamo sempre stati al limite e ci siamo giocati anche qualche jolly, e siamo entusiasti del nostro traguardo”. Scorrendo la stagione appena conclusa afferma invece: “sicuramente siamo stati un pelo sfortunati, perché in calendario c’erano delle gare nuove e le prove nelle altre erano quasi tutte diverse, mentre gli altri le conoscevano già. Dopo Ljepaja, dove non avevamo mantenuto il nostro ritmo, ci siamo ripresi bene in Svezia e poi a Roma, con la vittoria di casa più soddisfacente della stagione. Si poteva forse fare qualcosa di più al Barum, ma con le noie che abbiamo avuto all’idroguida questo era quello che potevamo ottenere”.

Il Rally di Ungheria è stato invece per Mattia Zanin un’altra trasferta sfortunata nonostante gli ottimi riscontri del cronometro. Il giovane esordiente trevigiano in coppia con Elia De Guio, anche lui su Peugeot 208, era partito carico nelle prime speciali di tappa, crescendo nel ritmo e nella prestazione fino ad agguantare un momentaneo 4° posto di classe. Un errore nella parte sterrata al secondo passaggio sulla PS7 Fùzer ha però avuto come conseguenza la rottura del radiatore in trasferimento, costringendo Zanin a rientrare solamente il giorno successivo.

“Se dovessimo guardare il lato positivo, resta il fatto che comunque il passo era ottimo e potevamo firmare lo scratch – spiega Zanin, al suo primo anno nell’Europeo – questa stagione siamo stati in determinate situazioni veloci ed incisivi, ma ci è mancata un po’ di costanza e di esperienza. Doveva essere un anno di apprendistato e così è stato. Possiamo solo migliorare, ma il fatto che nei secondi giri di prove si sia al pari con i primi, significa che siamo sulla strada giusta”.

Ufficio Stampa ACI Sport

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