Una gara che ha in sé tutto il profumo della Riviera, affondando le radici negli anni Cinquanta. La formula che da due anni la vede affiancata al rally valido per il Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco, consente a molti piloti che non hanno voluto cimentarsi nella gara maggiore di confrontarsi, anche cronometricamente, con i protagonisti del tricolore.
SANREMO (IM), 23 settembre – Finita la gara c’è ampio spazio per la curiosità. Tempi alla mano si va al confronto delle proprie prestazioni con quelle sfoderate dai big che hanno preso parte alla gara valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco, il 70° Rallye Sanremo. Perché anche in questo sta lo spirito del Rally delle Palme, che nel prossimo fine settimana vivrà la sua 24esima edizione.
Una gara che affonda le radici nell’epoca in cui i rally iniziavano a rivaleggiare alle gare in circuito su strada. Che ebbe origine il 5 aprile 1952 a Bordighera e vide il successo di Paolo Butti sulla Fiat 1100/S davanti alle Lancia Aprilia di Adamo Valeri ed Emilio Beretta, ovvero una vettura già di spirito corsaiolo davanti a due brillanti berline da famiglia con le quali si poteva fare bella figura anche con i numeri dipinti a calce sulle portiere. L’anno dopo fu la volta del mattatore della Garessio-San Bernardo Gigi Taramazzo da Bordighera che si impose nella corsa che si sviluppò fra Milano e Bordighera con la sua Alfa 1900 (“La berlina che vince le corse” recitava all’epoca la pubblicità della Casa del Biscione) davanti a due Lancia Aurelia di Francesco Colombo e Giovanni Giraudi, due sportive che non avevano nulla da invidiare alla vettura del Portello. Dopo un anno di pausa si corse nel 1955 fra Alessandria e Imperia (vinse la Fiat 1900 di Pietro Montoja), poi più nulla fino al 1981.
In quei 26 anni il mondo era cambiato e anche i rally avevano un altro volto. Non erano più le gare che vedevano i benestanti sfidarsi in un lungo trasferimento dalle loro città alla Riviera (con questo spirito nacque il Rallye Sanremo e lo stesso Rallye di Montecarlo), ma gare più compatte disputate da vetture che, nella maggior parte dei casi, non potevano essere usate il lunedì per andare in ufficio. In quell’occasione si impose la Lancia Stratos dei monregalesi Pierfelice Filippi-Gianpaolo Demela. Bordighera fu la sede di partenza anche l’anno seguente (successo di Carlo Maria Cuccirelli-Giovanna Muttini, primo successo di una navigatrice a quanto ci dicono le cronache, su Porsche 911 Carrera). Dal 1983 la sede del Palme si sposta a Diano Marina, città che condivide con Bordighera la presenza delle Palme e la dolcezza del clima,ottenendo la validità per la Coppa Italia di Zona. Nel 1988 il Palme va a una coppia di giovani imperiesi dal grande talento come Paolo Duberti e Lucia Dominoni, capaci con la loro “piccola” Peugeot 205 GTI di mettersi dietro vetture ben più potenti, che bissano il successo anche due anni dopo. Nel 1995 il Palme indossa l’abito tricolore e diventa valido per il Campionato Italiano Due Ruote Motrici (vittoria dei veneti Alessandro Battaglin-Lucio Baggio), rimanendo nella serie anche l’anno successivo (vittoria di Renato Travaglia-Flavio Zanella), chiudendo il periodo dianese nel 1998 con la vittoria di Fabrizio Ratiglia affiancato dal savonese Fulvio Florean su Lancia Delta HF Integrale.
Una gara di simili tradizioni non può essere lasciata assopita nel cassetto e ACI Ponente Ligure sotto la guida del suo presidente Sergio Maiga la ripropone nel 2021 riportandola nella sede originaledi Bordighera e affiancandola al Rallye Sanremo valido per il campionato italiano. Una gara che permette ai concorrenti di confrontarsi sulle stesse prove del Sanremo Tricolore con i protagonisti del Campionato Italiano AssolutoRally-Sparco, non avendo magari la disponibilità di tempo ed energie di affrontare la gara titolata. Il successo nel 2021 va a Ivan Ferrarotti-Fabio Grimaldi venuti in Riviera per preparare la stagione che sta iniziando. Vittoria locale lo scorso anno con i ponentini Sandro Sottile-Marco Nari, assoluti mattatori della gara nella quale hanno segnato la miglior prestazione in tutte le prove speciali. L’auto della rinascita del Rally Palme è la Škoda Fabia, che nelle due edizioni del Terzo Millennio ha occupato tutti i gradini del podio. Sarà così anche quest’anno?
Il 24° Rally delle Palme entrerà nel vivo venerdì 28 settembre con le verifiche sportive presso il Grand Hotel Londra di Sanremo (ore 7.00 – 9.00) seguite dalle verifiche tecniche in programma venerdì in Piazzale Adolfo Rava di Sanremo dalle 9.30 alle 11.30, cui farà seguito lo Shake Down a San Romolo dalle 12.31 alle 14.00. Sabato 30 settembre scenderanno in campo anche i cronometri con la partenza in Corso Italia a Bordighera alle ore 9.10 cui faranno seguito le sette prove speciali: Langan di 14,62 km (ore 10.34 e 15.16), Apricale di 5,09 km (ore 11.38),Bignone di 7,49 km (ore 11.58 e 16.35), Coldirodi di 5,46 km (ore 12.17) e Semoigo di 7,36 km (ore 16.15), con riordino in Piazza Colombo a Sanremo (ore 12.45) e Parco Assistenza in Piazzale Adolfo Rava alle ore 13.12. Dopo aver percorso 250,50 km di cui 62,13 di prove speciali i concorrenti faranno ritorno in Corso Italia a Bordighera per festeggiare tutti quelli che avranno la gioia di vedere il traguardo.
La classifica del 23° Rally delle Palme, Bordighera 15 ottobre 2022. 1) Sandro Sottile-Marco Nari, Škoda Fabia Rally5, in 42’20”2; 2. Fabio Federici-Erika Badinelli, Škoda Fabia Rally5, a 1’13”2; 3. Paolo Benvenuti-Jessica Michela Perli, Škoda Fabia Rally2 evo, a 1’42”3.