Alla guida dell’Opel Corsa GSI gruppo A di Clacson Motorsport il pilota di Milano chiude La Grande Corsa con un podio che non lo soddisfa, rimandando al 2023 la rivincita.
Strigno (TN), 29 Novembre 2022 – Presentandosi al via da vincitore della passata edizione, tra le millesei J2 del quarto raggruppamento, le ambizioni di Riccardo Dabbrescia lo motivavano a puntare alla difesa del primato ma, purtroppo, l’epilogo è stato ben diverso.
Il pilota di Milano, a distanza di un anno esatto, ritrovava l’Opel Corsa GSI gruppo A di Clacson Motorsport, vettura che lo aveva condotto al successo di classe nell’ultima La Grande Corsa.
Affiancato da Alberto Gaggioli, alla sua destra, Dabbrescia si rendeva purtroppo protagonista di un avvio non in linea con le proprie aspettative, causato da una leggera toccata all’anteriore.
“Lo scorso anno abbiamo vinto la classe” – racconta Dabbrescia – “e la voglia di provare a ripetersi c’era, eccome. Il nostro inizio è stato brutto e, a causa della strada scivolosa, abbiamo beccato una balla di paglia sulla prima chicane. In un’inversione seguente abbiamo toccato nuovamente, rompendo un faro ed il paraurti. Non so perchè ma ho perso la fiducia in me.”
Uscito con il ventiduesimo parziale assoluto dalla prima prova speciale, secondo di classe A-J2/1600, Dabbrescia non riusciva a trovare il bandolo della matassa, perdendo progressivamente terreno e commettendo vari errori che lo allontanavano sino alla venticinquesima nella generale, al termine del passaggio di apertura sulle tre speciali.
La fase centrale della competizione, corsa nella sola giornata di Sabato, non portava alla svolta sperata ed il meneghino continuava a faticare, non riuscendo a cambiare il proprio passo.
L’ultimo tratto cronometrato in programma, quello di “Moncucco”, lasciava intravedere uno spiraglio, un miglioramento che gli consentiva di recuperare una posizione al fotofinish, archiviando la trasferta con il venticinquesimo assoluto e con il nono in quarto raggruppamento.
La tappa a Chieri, valevole anche per il Trofeo Rally di Zona nell’ambito della prima, consegna alle cronache una seconda posizione di classe che non viene accolta con troppa soddisfazione.
“Quella doppia toccata all’inizio mi ha bloccato” – aggiunge Dabbrescia – “e siamo andati avanti con una giornata sotto le nostre aspettative. Ho commesso vari errori e credo che, forse, avremo fatto una sola speciale senza sbagli da parte mia. Avevamo una vettura perfetta ed affidabile. L’avevamo già usata lo scorso anno e ne conoscevamo bene il suo potenziale. Diego Gonzo si è dimostrato super, sempre pronto ad aiutare ed a dare una mano. Un grande appassionato ed un pilota che non ha di certo bisogno di presentazioni. Due fattori che gli consentono di capire al meglio le nostre esigenze. Il percorso era dalla nostra, avendo corso già lo scorso anno qui ed era adatto al mio stile di guida. Se sono contento? Certo che no. Non sono per niente soddisfatto perchè ho perso fiducia nel mio modo di guidare. Per capire quanto si poteva fare meglio basta vedere dove è arrivato il nostro rivale in classe, sfiorando il podio assoluto. Grazie al mio naviga Alberto, sempre sul pezzo e molto professionale. Grazie a Diego, ad Alberto ed a tutta la Clacson Motorsport. Grazie anche alla mia compagna, alla mia famiglia ed a tutti gli amici che mi hanno sostenuto. Ci riproveremo, di certo, l’anno prossimo.”
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