Novembre 25, 2024

Il pilota friulano ed il navigatore bresciano dominano la seconda prova della International Rally Cup, alle loro spalle gli sloveni Avbelj-Andrejka – nuovi leader del campionato – e gli attesissimi ex iridati Østberg-Barth. Sugli scudi Rovatti-Manfredi e, tra gli altri, Fabio Federici-Bardini, primi tra gli equipaggi di Parma e Provincia. Il rally Nazionale ai locali Bertani-Oppimitti (Skoda Fabia – R5).

Un’autentica prova di forza. È quella firmata da Luca Rossetti e Manuel Fenoli (Skoda Fabia classe R5 – Lion Team) nella 28° edizione del rally del Taro: il pilota di Pordenone – al quarto successo su queste strade – ed il navigatore di Brescia dominano una gara complicata da condizioni meteo molto variabili, aggiudicandosi con pieno merito la seconda prova della International Rally Cup in virtù di scelte azzeccate e di una condotta di gara determinata ma mai sopra le righe.

Dopo un avvio guardingo, Rossetti-Fenoli attaccano dalla seconda prova speciale, infilando una serie di cinque successi parziali consecutivi con la quale fanno la differenza (21”9 i secondi di vantaggio sul secondo dopo sei prove); nel finale, i due gestiscono in sicurezza il vantaggio. “Delle quattro vittorie qui al Taro – sorride entusiasta Rossetti a fine gara – questa è la più complicata in virtù della grande bagarre con i nostri rivali. Siamo partiti contratti, sulla scia del ritiro della prima gara di campionato, ma poi abbiamo assunto un ottimo passo gara e fatto le scelte giuste di pneumatici, riuscendo a piegare la concorrenza. Questo successo ci ridà slancio nell’International Rally Cup”.

Secondo posto di sostanza per Bostjan Avbelj ed Damijan Andrejka: gli sloveni, su Skoda Fabia di Munaretti, partono forte (sono loro i primi leader, ed il successo nella prima prova vale loro anche i punti della power-stage) ma escono dalla bagarre per il primato soprattutto per un paio di sbavature nella terza prova; i due si riprendono alla grande, correndo il resto della gara con buone intensità e concentrazione. “Oggi è stata davvero difficile, siamo fieri di questo risultato perché è maturato in un contesto ricco d’insidie e contro rivali di altissimo livello”.

Termina sul gradino più basso del podio l’esordio al rally del Taro (e nella IRC) degli attesissimi Mads Østberg e Patrick Barth. Il norvegese (ex campione del mondo WRC2) e lo svedese, in gara su una Citroen C3 R5 della D-Max, partono subito in salita perdendo una manciata di secondi nella prova speciale d’apertura a causa di un testa-coda; i due non riescono poi mai a rientrare nella lotta per il primato vuoi per una condotta prudente nelle ultime due prove del primo giro di prove, vuoi per una scelta infelice di pneumatici nella successiva tornata. Solo nelle ultime due prove, azzeccati gli pneumatici più consoni al fondo valtarese, i due firmano due vittorie parziali che, se non altro, consentono loro di aggiudicarsi la sfida per il bronzo. “L’esordio nell’IRC non è stato dei più facili – filosofeggia a motore spento lo scandinavo -, ma alla fine il risultato è piuttosto buono. Quando abbiamo azzeccato le gomme, abbiamo dimostrato il nostro valore. Diciamo che abbiamo imparato molto su come dovremmo approcciare le gare… Il Taro? Una gara molto bella, con prove magnifiche, sulle quali correre è un piacere”.

Manca il podio (centrato un anno fa) ma sorride lo stesso Michele Rovatti: il pisano, con la lucchese Jasmine Manfredi su una Fabia PA Racing, tiene un ottimo ritmo per tutta la gara, raccogliendo alla fine un quarto posto preziosissimo in ottica campionato.

Difficile la gara di Nucita-Pollet (Skoda Fabia – Erreffe): i vincitori della prima tappa dell’IRC alternano buonissime prestazioni – pur senza riuscire ad aggiudicarsi alcuna prova – a momenti meno felici, tra scelte di gomme non ideali e qualche errore. Buono il sesto posto in crescendo di Sartor-Rocca (Skoda Fabia), davanti a Sossella-Falzone, all’esordio stagionale nel campionato ed impegnati a prendere le misure alla Hyundai i20 della Friulmotor. L’ottavo posto di Fabio Federici e Mattia Bardini (Skoda Fabia – Balbosca) vale ai due locali il titolo di miglior equipaggio di Parma e Provincia (a loro va il 14° Memorial Ghiorzi). Dietro di loro, completano la classifica dei primi dieci Rusce-Paganoni (Hyundai i20) e Roveta-Gonella (Skoda Fabia).

Pollice su anche per i vincitori dei trofei abbinati al rally del Taro. Nella Peugeot Competition 208 Rally Cup Pro, gloria per Gatti-Barone (Peugeot 208 – Rally4) nella classifica Due Ruote Motrici Prestige e per Di Pietro-manca nella graduatoria R2B Aspirato. Nella BMW Rally Cup Top, secondo sigillo consecutivo per i toscani Lucarelli-Marcucci.

Domenica amara, per contro, per diversi tra i protagonisti più attesi della vigilia: non raggiungono la bandiera a scacchi di Bedonia i vari Alessandro Re-Menchini (afflitti da problemi meccanici sulla loro Volkswagen Polo), Razzini-Marcomini (usciti di strada a metà gara), Tosi-Del Barba (fermati da una doppia foratura).

Tra le scuderie, brinda la reggiana Movisport.

La classifica non ufficiale della International Rally Cup, dopo due gare, vede in testa alla serie Avbelj con 90 punti davanti a Nucita con 84, Rossetti con 50, Roveta con 48 e, appaiati al quinto posto, Rusce e Sartor a quota 47.

CLASSIFICA RALLY INTERNAZIONALE (PRIMI 10): 1° Rossetti-Fenoli (Skoda Fabia – classe R5) in 1.01’04”4; 2° Avbelj-Andreika (Skoda Fabia – R5) a 20”9; 3° Østberg-Barth (Citroen C3 – R5) a 28”4; 4° Rovatti-Manfredi (Skoda Fabia – R5) a 32”1; 5° Nucita-Pollet (Skoda Fabia – R5) a 35”2; 6° Sartor-Rocca (Skoda Fabia – R5) a 1’12”7; 7° Sossella-Falzone (Hyundai i20 – R5) a 1’23”8; 8° Fa. Federici-Bardini (Skoda Fabia – R5) a 1’44”6; Rusce-Paganoni (Hyundai i20 – R5) a 1’54”3; 10° Roveta-Gonella (Skoda Fabia – R5) a 1’50”1.

RALLY NAZIONALE AI LOCALI BERTANI-OPPIMITTI (SKODA FABIA). Prima vittoria in carriera per l’equipaggio di Bedonia composto da Luca Bertani e Stefano Oppimitti. I due, a bordo di una Skoda Fabia (classe R5) preparata da Balbosca la spuntano dopo un’intensa bagarre con il rivale di Bardi Fausto Castagnoli (con il piacentino Enrico Bracchi su Skoda Fabia R5 – Pool Racing); i due si spartiscono le vittorie parziali ma, dopo due terzi di gara, la medaglia d’oro sembra nelle mani di Castagnoli-Bracchi, favoriti da un errore di Bertani-Oppimitti; il colpo di scena nella penultima frazione, con l’uscita dell’equipaggio di Collecchio Corse che spiana la strada a quello targato Alma Racing. Argento per il piacentino ‘Iceman’ e la navigatrice parmense Tania Savi (quest’ultima al rientro dopo un infortunio occorsole tre anni fa)m staccati con la loro Fabia (classe R5 di Colombi) di 54”4, mentre il podio si completa con i veneti Soppa-Marchiori (Fabia R5 – Tecnorace). Rossi-Avanzi (Citroen C3 – R5) e Schenetti-Corradi (idem) chiudono la top5, alle loro spalle i bedoniesi Mazza-Biagi, primi tra gli equipaggi a due ruote motrici con la loro Renault Clio Williams (classe A7).

ALBO D’ORO RALLY DEL TARO: 1994: Consonni-Folcio (Opel Kadett); 1995: Figoli-Bertonati (Renault Clio Williams); 1996: Figoli-Gianmarchi (Renault Clio Williams); 1997: Figoli-Bertonati (Subaru Impreza WRZ); 1998: L. D’Arcio-Scorcioni (Lancia Delta HF); 1999: Dainesi-Comanducci (Toyota Celica St 205); 2000: Casadei-Boni (Ford Escort Cosworth); 2001: Flavio Federici-Toffoloni (Renault Clio Maxi); 2002: Zanchi-Goggia (Toyota Corolla WRC); 2003: Zanchi-Carrara (Toyota Corolla WRC); 2004 Zanchi-Florean (Toyota Corolla WRC)); 2005: Bandieri-Vianello (Subaru Impreza WRX); 2006: C. Fontana-Casazza (Peugeot 206 WRC); 2007: Flavio Federici-Amadori (Renault Clio S1600); 2008: Grossi-Pavesi (Peugeot 206 WRC); 2009: Cunico-Pirollo (Ford Focus WRC); 2010: Sossella-Nicola (Subaru Impreza WRC); 2011: Oldrati-D’Amore (Citroen C4 WRC); 2012: Sossella-Nicola (Citroen C4 WRC); 2013: C. Fontana-Arena (Ford Focus WRC); 2014: C. Fontana-Arena (Ford Focus WRC); 2015: C. Fontana-Arena (Hyundai i20 WRC); 2016, 2017 e 2018: Rossetti-Mori (Skoda Fabia R5); 2019: A. Re-Turati (Skoda Fabia R5); 2021: S. Miele-Mometti (Citroen DS3 – WRC); 2022: Rossetti-Fenoli (Skoda Fabia – R5). Rossetti foto Bettiol

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